La sfida cruciale per il futuro del Made in Italy, secondo Matteo Lunelli, presidente di Altagamma (in foto), è saper coniugare innovazione tecnologica e tradizione artigianale, senza sacrificare il cuore autentico dell’eccellenza italiana: il saper fare.
Investopia 2025, Lunelli (Altagamma): "La sfida è innovare senza perdere l’anima artigiana del Made in Italy"
Intervenendo a Investopia 2025 a Piazza Affari, Lunelli ha sottolineato come il valore distintivo del Made in Italy risieda nella sua profonda radice manifatturiera, ma ha anche evidenziato che il fattore “experience” sta diventando sempre più centrale, soprattutto in mercati strategici come quello degli Emirati Arabi Uniti.
Qui, l’esperienza di acquisto è strettamente legata al turismo e alla capacità dei brand di creare contesti immersivi che vadano oltre il semplice prodotto. Lunelli ha ricordato che il 60% degli acquisti di beni personali di lusso a livello globale è effettuato da turisti, un dato che conferma quanto il turismo sia oggi uno stimolo determinante per la crescita del settore. In particolare, ha osservato come il mercato emiratino dei beni personali di lusso valesse 3,7 miliardi di euro nel 2019, cifra salita a 6 miliardi nel periodo post-pandemico.
Il forte aumento dimostra quanto l’esperienza fisica e sensoriale dell’acquisto, legata a destinazioni di alto profilo, stia diventando una leva strategica per le aziende del lusso. Lunelli ha quindi invitato i grandi brand italiani a investire non solo nell’innovazione e nella sostenibilità, ma anche nella costruzione di un’identità esperienziale completa, in grado di raccontare il marchio attraverso tutti i canali, dai flagship store fino alle collaborazioni con il mondo dell’hospitality e della cultura.
La capacità di connettere tecnologia, qualità artigiana e narrazione immersiva sarà, secondo Lunelli, la chiave per rafforzare il posizionamento competitivo del Made in Italy nei mercati globali, specialmente in quelli emergenti dove la domanda di lusso continua a crescere.