Economia
Borse: bene i mercati europei, dopo gli exploit di Wall Street
Redazione
Sulla scia degli impetuosi guadagni di Wall Street, i mercati in Europa e Asia hanno registrato oggi consistenti rialzi, nell'attesa delle decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse, che dovrebbero essere ufficializzate oggi.
Nelle prime contrattazioni europee, il DAX tedesco ha guadagnato lo 0,8% a 19.196,73. A Parigi, il CAC 40 è rimasto pressoché invariato, a 7.368,10. Il FTSE 100 britannico è salito dello 0,2% a 8.182,27. La borsa di Milano, a metà mattinata, era sopra il punto percentuale di guadagno.
Borse: bene i mercati europei, dopo gli exploit di Wall Street
In Asia l'indice di riferimento della Borsa di Tokyo, il Nikkei 225 del Giappone è sceso dello 0,3% a 39.381,41. Conseguenza, dicono gli analisti, dei timori legati alle annunciate politiche protezionistiche di Trump, deciso ad alzare barriere sui dazi. L'indice Kospi della Corea del Sud ha chiuso quasi invariato a 2.564,63. L'indice S & P/ASX 200 dell'Australia è salito dello 0,3% a 8.226,30.
La notizia che le esportazioni sono salite di quasi il 13% in ottobre (rispetto al 2,4% di settembre) ha spinto in terreno positivo i mercati cinesi. L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato il 2% a 20.953,34. L'indice Shanghai Composite è salito del 2,6% a 3.470,66.
La vittoria di Trump ha fatto crescere le aspettative che Pechino possa aumentare la spesa e altri stimoli per contrastare tali tendenze. Il Comitato permanente della legislatura cinese si riunirà questa settimana e si prevede che annuncerà ulteriori misure entro domani.
Sul fronte ''americano'' l'S & P 500 è salito del 2,5% a 5.929,04 (la migliore performance di quasi due anni). Sia il Dow Jones Industrial Average (+ 3,6% a 43.729,93) che il tecnologico Nasdaq Composite (+ 3% a 18.983,47) hanno registrato chiusure molto buone.
Gran parte della corsa di Wall Street verso i record quest'anno è stata costruita sulle aspettative di tagli ai tassi di interesse da parte della Federal Reserve , poiché l'inflazione è tornata al suo obiettivo del 2% . I tassi di interesse più facili aiutano a stimolare l'economia, ma possono anche dare più carburante all'inflazione.
Ci si aspetta che la Fed riduca oggi il suo tasso principale, ma gli operatori stanno già ridimensionando le previsioni su quanti tagli potrebbe effettuare il prossimo anno.
Il greggio di riferimento statunitense è sceso di 8 centesimi a 71,61 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è salito di 2 centesimi a 74,94 dollari.
Dopo avere toccato il record storico con 76.480 dollari, il bitcoin è arretrato a 74.789,38 dollari.