Economia
Borse: l'attesa di Wall Street sul mercato del lavoro condiziona i mercati asiatici
Redazione
Il nervosismo mostrato da Wall Street, nell'attesa del rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, che dovrebbe arrivare nella giornata di oggi, ha condizionato l'andamento dei mercati della regione Asia-Pacifico.
L'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,9% a 39.042,59, mentre il dollaro è sceso a 149,91 yen da 150,10.
Segnali positivi dai mercati cinesi: l'Hang Seng di Hong Kong ha aggiunto l'1,4% a 19.831,37 e l'indice Shanghai Composite è salito dell'1,2% a 3.410,36. Soffrendo ancora dell'incertezza politica, dopo quanto accaduto dopo che il presidente Yoon Syk Yeol ha dapprima imposto e poi revocato la legge marziale, il Kospi di Seul è sceso dello 0,6% a 2.422,95. L'indice australiano S & P/ASX 200 ha perso lo 0,6% a 8.424,00.
Sul fronte delle criptovalute, l'exploit di Bitcoin, che l'aveva portato a superare i 103.000 dollari, si è ridimensionato, con la moneta che questa mattina veniva scambiata a 97.941,86.
Ieri lieve arretramento per l'S & P 500 (ha perso lo 0,2% a 6.075,11), che comunque è sulla buona strada per chiudere uno dei migliori anni dal 2000 a oggi. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,6% a 44.765,71, mentre il Nasdaq Composite ha perso lo 0,2% rispetto al suo record stabilito il giorno prima, chiudendo a 19.700,26.
Crescono intanto le aspettative che la Fed tagli di nuovo il suo tasso di interesse principale quando si riunirà prima di Natale. La Fed ha iniziato ad allentare il suo tasso di interesse principale da un massimo di due decenni a settembre, sperando di offrire maggiore supporto al mercato del lavoro.
Giovedì, inoltre, il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è sceso leggermente al 4,17% dal 4,18% di mercoledì sera.
Oggi l'attenzione degli investitori è calamitata dal rapporto sull'occupazione, che mostrerà quante persone i datori di lavoro hanno assunto e licenziato il mese scorso. Un rapporto, pubblicato ieri, ha affermato che il numero di lavoratori statunitensi che hanno fatto domanda di sussidi di disoccupazione è aumentato la scorsa settimana, ma rimane a livelli storicamente sani.
Il greggio di riferimento statunitense ha perso 1 centesimo a 68,29 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, è sceso di 7 centesimi a 72,02 dollari al barile.
L'euro è sceso a 1,0576 dollari da 1,05895, risentendo della delicatezza del momento politico della Francia.