I mercati borsistici della regione Asia-Pacifico hanno beneficiato della spinta di Wall Street dopo che il presidente degli Stati Uniti Trump ha rinviato l’imposizione dei dazi su alcune case automobilistiche.
Borse: il rinvio dei dazi di Trump sulla auto dà respiro a Wall Street e ai mercati asiatici
Il principale indice giapponese, il Nikkei 225, ha guadagnato l'1%, con il Topix salito dell′1,3%. Corrono i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi, con il rendimento dei titoli di Stato giapponesi a 10 anni che ha raggiunto il livello più alto dal 2009.
Anche il sudcoreano Kospi si è apprezzato, crescendo dello 0,9%, al contrario del titolo a piccola capitalizzazione Kosdaq, che è sceso dello 0,75%. L'indice Hang Seng di Hong Kong è salito del 2,47% all’apertura. Bene anche il CSI 300 della Cina continentale che, in coincidenza con l'annuncio di volere aumentare il suo deficit fiscale a ''circa il 4%'' del Pil, ha guadagnato lo 0,6%.
L’indice S&P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,6%. Ieri, annunciando lo slittamento di un mese sulle tariffe per le case automobilistiche i cui veicoli sono conformi all’accordo Stati Uniti-Messico-Canada, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha anche affermato che Trump era "aperto" a ulteriori esenzioni tariffarie oltre alla pausa sulle imposte sulle auto.
Durante la notte negli Stati Uniti tutti le principali medie hanno chiuso in rialzo: il Dow Jones Industrial Average è cresciuto di 485,60 punti, l'1,14%, chiudendo a 43.006,59; l' S&P 500 ha aggiunto 1,12% a 5.842,63, mentre il Nasdaq Composite è salito dell′1,46% a 18.552,73.