I mercati della regione Asia-Pacifico hanno avuto, per lo più, una giornata positiva, così come Wall Street, che non ha risentito della guerra dei dazi tra Stati Uniti e Cina, dopo che si è attenuata la tensione di Washington con Canada e Messico.
Borse: tornano a crescere i mercati asiatici
Ora l'attenzione è concentrata sulla Cina, dopo la lunga sosta per le festività del Capodanno lunare e mentre il governo cinese ha annunciato tariffe ''di ritorsione'' sulle importazioni dagli Stati Uniti. Anche se, come rilevano gli analisti, i dazi imposti dalla Cina sugli Stati Uniti sono in gran parte simbolici, dato che solo circa il 12% delle importazioni totali dagli Stati Uniti sarebbe soggetto a tariffe.
L’indice CSI300 della Cina continentale ha iniziato la giornata in rialzo, ma ha invertito la rotta, scendendo dello 0,53%. L’indice Caixin Services PMI della Cina si è attestato a 51,0 a gennaio, rispetto al dato di 52,2 di dicembre, evidenziando un rallentamento nell’attività dei servizi nel Paese.
L’indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dell′1,34%, invertendo i guadagni della sessione precedente. L'indice di riferimento di Tokyo, il Nikkei 225, è aumentato dello 0,13% mentre l’indice Topix più ampio ha guadagnato lo 0,24%, in un contesto di incertezza.
Nella Corea del sud bene il Kospi - + 1,05% - e il titolo a piccola capitalizzazione Kosdaq - + 1,61% -. L’indice di riferimento Nifty 50 è salito dello 0,11%, mentre l’indice BSE Sensex è avanzato dello 0,15%.
In Australia, l’indice S&P/ASX 200 è aumentato dello 0,51% chiudendo la giornata a 8.416,90.
I tre principali indici degli Stati Uniti, durante la notte, hanno registrato un rialzo in seguito agli sviluppi del commercio globale. L’indice tecnologico Nasdaq Composite ha guadagnato l′1,35% a 19.654,02; l’ S&P 500 è salito dello 0,72% a 6.037,88; per il Dow Jones Industrial Average + 134,13 punti, lo 0,3%, a 44.556,04.