Economia
Borse: il caos istituzionale a Seul condiziona i mercati asiatici
Redazione
Quanto sta accadendo in Corea del Sud (il presidente Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale, una mossa contestata da tutti i partiti, che si preparano a chiedere il suo impeachment) ha condizionato i mercati asiatici, anche se il principale indice della borsa di Seul, il Kospi, ha perso meno del 2%.
La mossa di Yoon ha inizialmente causato il crollo della moneta locale, il won, al minimo degli ultimi due anni rispetto al dollaro americano, con perdite fino al 2%, il calo più netto in un giorno dalla reazione del mercato alla vittoria elettorale di Donald Trump nel 2016. Il won ha recuperato oggi parte di quelle perdite, con il dollaro scambiato a 1.414,43, in calo rispetto al picco di martedì a 1.443,40.
Il Kospi della Corea del Sud ha perso l'1,9% a 2.451,64, con le azioni della Samsung Electronics, la più grande azienda del Paese, sono scese dell'1,1%. Nel frattempo, l'autorità di regolamentazione finanziaria sudcoreana è pronta a investire 10 trilioni di won (oltre sette miliardi di dollari) in un fondo di stabilizzazione del mercato azionario in qualsiasi momento.
L'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato meno dello 0,1% a 19.752,59, mentre l'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,1% a 3.375,20. L'indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è sceso dello 0,4% a 39.077,04. L'indice australiano S & P/ASX 200 è Ieri le azioni statunitensi hanno toccato nuovi record.
L'S & P 500 ha guadagnato meno dello 0,1% a 6.049,88, stabilendo comunque un massimo storico per la 55a volta quest'anno. Il Dow Jones Industrial Average è invece arretrato dello 0,2% a 44.705,53, mentre il Nasdaq Composite ha aggiunto lo 0,4% a 19.480,91, raggiungendo il suo record stabilito il giorno prima.
I rendimenti dei Treasury sono rimasti relativamente stabili dopo che un rapporto ha mostrato che i datori di lavoro statunitensi stavano pubblicizzando leggermente più posti vacanti alla fine di ottobre rispetto al mese precedente.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni è salito al 4,23% dal 4,20% di lunedì sera.
Nel trading energetico, il greggio di riferimento statunitense ha perso 5 centesimi a 69,99 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha aggiunto 7 centesimi a 73,69 dollari al barile.