L'attesa degli investitori è concentrata sulla imminenti decisioni della Federal Reserve riguardo ai tassi di interesse, con i mercati asiatici che sono in rialzo. In controtendenza il benchmark giapponese Nikkei 225, che è arretrato dello 0,2% nelle contrattazioni mattutine a 39.281,06.
Borse: mentre si guarda alle decisioni della Fed, i mercati asiatici sono in rialzo
Sul fronte dei singoli titoli della borsa di Tokyo, le contrattazioni delle azioni della Nissan Motor Corp. sono state sospese temporaneamente dopo un aumento del 22%, sulla scorta delle voci che danno come possibile una fusione con la Honda Motor Co, con le azioni di quest'ultima in caso anche del 3%.
Lo yen è sceso in vista della riunione della Banca del Giappone, durante la quale si prevede che la banca centrale manterrà invariato il tasso di riferimento quando venerdì fornirà un aggiornamento sulla politica monetaria.
L'Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dello 0,6% a 19.815,30 e l'indice Shanghai Composite è salito dello 0,7% a 3.385,64.
In Corea del Sud, il Kospi ha messo a segno un robusto guadagno, + 1% a 2.481,87. L'indice S & P/ASX 200 australiano è sceso dello 0,1% a 8.304,00.
Ieri l'S & P 500 ha perso lo 0,4% a 6.050,61; il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,6% a 43.449,90 e il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0,3% dal suo record stabilito il giorno prima a 20.109,06.
Per oggi si prevede che la Fed annuncerà il terzo taglio dell'anno al suo tasso di interesse principale.
Tuttavia, le aspettative per i prossimi tagli sono in calo, poiché sembra che l'inflazione potrebbe ostinatamente rimanere sopra l'obiettivo del 2% della Fed, dopo aver rallentato bruscamente dal picco sopra il 9%.
Un rapporto di ieri ha mostrato che le vendite presso i rivenditori statunitensi si sono rafforzate il mese scorso più di quanto gli economisti si aspettassero. Ciò potrebbe indicare un'economia che non ha bisogno di molto altro aiuto da tassi di interesse più bassi. Mentre tassi più bassi possono dare una spinta all'economia, possono anche dare più carburante all'inflazione.
Il greggio di riferimento statunitense è salito di 7 centesimi a 69,72 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha aggiunto 6 centesimi a 73,25 dollari al barile.