Economia
Borse: in Asia bene Tokyo, male i mercati cinesi
Redazione
Giornata dall'andamento contrastato per le borse della regione Asia-Pacifico, con gli indici cinesi in calo.
L'indice di riferimento di Tokyo, il Nikkei 225, ha guadagnato lo 0,2% a 39.528,23, sotto la spinta del settore tecnologico (con SoftBank Group in evidenza, dopo che il CEO Masayoshi Son ha annunciato ieri investimenti per 100 miliardi di dollari in quattro anni nel settore delle telecomunicazioni negli Stati Uniti).
Le azioni di SoftBank quotate negli Stati Uniti hanno chiuso in rialzo dello 0,6%.
Borse: in Asia bene Tokyo, male i mercati cinesi
I mercati cinesi - evidentemente delusi dagli annunci di Pechino per rilanciare l'economia - sono scivolati ulteriormente, con l'indice Hang Seng di Hong Kong in calo dello 0,4% a 19.725,08. L'indice Shanghai Composite è sceso dello 0,6% a 3.366,89.
In calo il principale indica della Corea del Sud, il Kospi, che ha perso l'1% a 2.465,76. L'indice S & P/ASX 200 australiano ha guadagnato lo 0,8% a 8.314,10, mentre il Taiex di Taiwan è salito dello 0,2%. A Bangkok, il SET è sceso dello 0,2%.
Ieri gli indici azionari statunitensi hanno avuto un andamento non omogeneo. L'S & P 500 è salito dello 0,4% a 6.074,08 e il Nasdaq Composite dell'1,2%, a una chiusura record di 20.173,89. Il Dow Jones Industrial Average è rimasto indietro, cedendo lo 0,3% a 43.717,48.
Domani la Federal Reserve annuncerà la sua ultima mossa sui tassi di interesse per l'anno. L'aspettativa diffusa è che taglierà il suo tasso principale per la terza volta consecutiva, nel tentativo di dare una spinta al rallentamento del mercato del lavoro dopo aver portato l'inflazione quasi fino al suo obiettivo del 2%.
I rendimenti dei Treasury sono rimasti relativamente stabili. Il rendimento del Treasury decennale è sceso al 4,39% lunedì dal 4,40% di venerdì sera. Il rendimento biennale, che segue più da vicino le aspettative per la Fed, è sceso al 4,24% dal 4,25%.
Oggi, sul fronte energetico, sul New York Mercantile Exchange, il petrolio greggio di riferimento statunitense ha perso 12 centesimi, attestandosi a 70,59 dollari al barile
Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha perso 4 centesimi, attestandosi a 73,48 dollari al barile.