I mercati della regione l’Asia-Pacifico hanno avuto una giornata sostanzialmente positiva, al contrario di Wall Street che ha immediatamente reagito negativamente alle dichiarazioni del presidente della Federal Reserve statunitense, Jerome Powell, che ha detto che le attuali tensioni commerciali potrebbero mettere a repentaglio gli obiettivi della banca centrale di controllare l’inflazione e stimolare la crescita.
Borse: i mercati asiatici in territorio positivo, mentre Wall Street ha chiuso in forte calo
L’indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato dell′1,65%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è rimasto invariato a causa delle contrattazioni instabili. Il Nikkei 225, indice di riferimento giapponese è aumentato dello 0,85%, mentre l’indice Topix più ampio ha aggiunto lo 0,83%.
In Corea del Sud, l’ indice Kospi è salito dello 0,68%, mentre il Kosdaq delle società a piccola capitalizzazione è cresciuto dell′1,52%, dopo che la banca centrale ha mantenuto i tassi di interesse al 2,75%. Bene anche l'indice S&P/ASX 200 australiano è aumentato dello 0,57%. La sola nota negativa è arrivata dagli indici indiani.
L’indice di riferimento Nifty 50 ha aperto in calo dello 0,49%, mentre il più ampio BSE Sensex è sceso dello 0,1%. I futures statunitensi sono saliti , nonostante gli investitori abbiano soppesato l’impatto di una guerra commerciale sulla crescita economica del Paese.
Durante la notte, negli Stati Uniti , le azioni sono crollate bruscamente dopo che Powell ha avvertito che le tensioni commerciali potrebbero avere un impatto sugli obiettivi di inflazione e occupazione della Fed. La svendita a Wall Street è stata innescata anche dal crollo del 6,9% delle azioni di Nvidia , il beniamino dell’intelligenza artificiale.
Il Dow Jones Industrial Average ha perso 699,57 punti, pari all′1,73%, chiudendo a 39.669,39. L’ S&P 500 ha perso il 2,24%, chiudendo a 5.275,70, trainato dal settore dell’informatica. Il Nasdaq Composite ha perso il 3,07%, chiudendo a 16.307,16. L’indice, a forte componente tecnologica, ha chiuso la giornata a circa il 19% dal massimo di chiusura, avvicinandosi sempre di più al territorio ribassista.