L’Italia.
Ogni collina accarezza un borgo antico, sentinella di pietra e silenzio. Ogni borgo sussurra una storia millenaria, fatta di vite semplici e grandi eventi. Ogni storia nasconde un segreto, un sapore autentico, un dettaglio prezioso nel tessuto del tempo, in attesa solo di essere scoperto e raccontato. È in questi luoghi, custodi gelosi dell'anima più genuina del Paese, che milioni di italiani scelgono di ritrovare un legame profondo con le proprie radici e con un'idea di Italia lontana dalla frenesia moderna.
Borghi italiani, Nomisma: oltre 1,6 milioni di visitatori attirati da storia, cibo e natura
E a misurare questo legame, sempre più forte e consapevole, arriva il Rapporto Nomisma sui Borghi più belli d’Italia, che scatta una fotografia chiara di un fenomeno turistico e culturale in crescita. Le cifre parlano chiaro: negli ultimi 2-3 anni, oltre 18 milioni di italiani di età compresa tra i 25 e i 65 anni hanno intrapreso viaggi che prevedevano pernottamenti o semplici gite fuori porta alla ricerca di esperienze autentiche. Di questi, ben 1,6 milioni hanno scelto di visitare almeno una volta, con o senza pernottamento, uno dei Borghi certificati dall'associazione "I Borghi più belli d'Italia".
Ma chi sono gli italiani che si lasciano sedurre dal fascino discreto dei borghi? Il visitatore tipo emerge dai dati come prevalentemente laureato, appartenente al ceto medio-alto e alle generazioni dei Millennials e Silver. Un viaggiatore attento, spesso appassionato di natura incontaminata e desideroso di scoprire le eccellenze enogastronomiche locali, un binomio perfetto che i borghi sanno offrire con generosità. Per 1 italiano su 2, questi luoghi rappresentano innanzitutto un patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia meno conosciuta, un tesoro da preservare e riscoprire.
Ma l’identità dei borghi non si esaurisce nella loro storia: il 39% degli italiani li associa in modo forte alle eccellenze enogastronomiche locali, con sapori e tradizioni culinarie che raccontano la cultura profonda del territorio. Un altro 37% ne apprezza il fascino intatto e la natura incontaminata, quell'atmosfera unica, lontana dal caos e dal rumore delle grandi città, dove l'aria profuma ancora di terra e storia. Infine, per un ulteriore 28%, i borghi rappresentano una vera oasi di tranquillità, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e il legame tra uomo e natura ritrova un equilibrio quasi dimenticato.
Questa crescente riscoperta si riflette anche nella maggiore consapevolezza dell'associazione che da anni si dedica a promuovere questi tesori nascosti. Il 52% degli italiani dichiara di conoscere o aver sentito parlare dell’associazione "I Borghi Più Belli d’Italia". Pubblicità e programmi televisivi si confermano il primo veicolo (39%), seguiti dall’esperienza diretta (29%), ovvero la visita a un borgo certificato o la partecipazione a eventi dedicati. Il passaparola tra amici, parenti o conoscenti conta per un ulteriore 22%, mentre i canali digitali – le pagine social dell’associazione (20%) e i blog dedicati ai viaggi (18%) – giocano un ruolo crescente nel diffondere la conoscenza di questa rete di bellezza.
L’associazione stessa gode di un’ottima reputazione tra gli italiani. Analizzando la percezione assistita, emerge chiaramente come i valori che meglio la descrivono siano legati innanzitutto alla storia e tradizione, citati da ben due terzi degli italiani. Seguono, a breve distanza, la cultura (indicata dal 47%) e poi la bellezza intrinseca dei luoghi (46%). È interessante notare come i più giovani, gli under 30, associno all'associazione anche valori legati alla comunità e alla condivisione, segno che i borghi rappresentano per loro anche un'occasione di connessione umana.
Le iniziative ritenute più utili a favore dei borghi e delle comunità locali sono in primis quelle volte alla tutela del patrimonio storico e artistico, considerate prioritarie dall’80% degli italiani che conosce l’associazione. Seguono, a pari merito (70%), le iniziative dedicate alla tutela ambientale e alla promozione di pratiche sostenibili per proteggere i paesaggi unici che li circondano, e quelle volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche locali, un pilastro dell'identità di questi luoghi.