L’Italia si conferma nel pieno di una transizione verso i pagamenti digitali, pur mantenendo un forte legame con il contante. È quanto emerge dal nuovo rapporto della Banca d’Italia “Report on the payment attitudes of consumers in Italy -Results from ECB SPACE 2024 survey” (n.68 della serie Mercati, infrastrutture, sistemi di pagamento), pubblicato nell’ottobre 2025 e basato su un campione di oltre 4.000 cittadini.
Pagamenti in Italia, cala l’uso del contante, cresce il digitale ma la privacy resta un valore
Lo studio, condotto nell’ambito dell’indagine europea SPACE della Banca Centrale Europea, fotografa un Paese dove il 61% delle transazioni ai punti vendita (POS) avviene ancora in contanti, in calo rispetto al 69% del 2022 e all’82% del 2019, mentre i pagamenti con carta sono saliti al 32% e quelli tramite dispositivi mobili al 4%. In termini di valore, il contante rappresenta ormai il 49% delle transazioni, contro il 39% delle carte e il 5% dei pagamenti via smartphone.
La crescita dell’e-commerce ha contribuito in modo decisivo alla diffusione delle soluzioni cashless. I pagamenti online costituiscono oggi il 24% delle transazioni non ricorrenti, contro il 16% di due anni fa, con le carte ancora protagoniste (51% del volume) seguite da wallet e app digitali come PayPal, Satispay e BancomatPay (28%).
L’indagine segnala un’Italia sempre più omogenea nei comportamenti. Si riducono le differenze territoriali e di genere, mentre il contante resta più diffuso tra gli anziani, i meno istruiti e le fasce di reddito più basse. Al contrario, la generazione Z e i millennials trainano la crescita dei pagamenti mobili, utilizzati dal 7% dei giovani per gli acquisti quotidiani.
Sul fronte delle preferenze, la maggioranza degli italiani (61%) dichiara di preferire i pagamenti elettronici quando può scegliere liberamente, contro il 20% che indica il contante. Tuttavia, il 58% considera ancora “importante” poter pagare in banconote, a testimonianza del valore simbolico e della percezione di controllo che il cash continua a garantire. Tra i motivi principali per usare le carte emergono comodità, sicurezza e rapidità, mentre il contante resta apprezzato per la sua universalità e per aiutare a gestire meglio le spese.
L’accesso al contante rimane ampiamente soddisfacente: l’89% degli italiani lo giudica facile, grazie a una rete di sportelli ATM ancora capillare. Solo il 10% segnala difficoltà. Più di un terzo degli intervistati dichiara di conservare riserve di contante in casa per motivi precauzionali, soprattutto i più giovani.
Accanto ai metodi tradizionali, cresce l’interesse per le nuove tecnologie, oltre la metà degli italiani ha accesso ai pagamenti istantanei, mentre la quota di possessori di cripto-asset è salita dal 2% al 9%, con il 54% che li detiene a scopo d’investimento e solo il 20% per effettuare pagamenti.