Marzo 1964: in una piccola casa di Berkeley Heights, nel New Jersey, un giovane Bob Dylan, appena ventiduenne, siede davanti a una macchina per scrivere portatile. La stanza è pervasa dalle note di Marvin Gaye, mentre Dylan riversa su carta i frammenti di un sogno, tra versi che nascono, cambiano, si accartocciano.
Quel tamburino evocato nella sua mente, figura misteriosa e magnetica, diventa il fulcro di una melodia che sembra appartenere più a un’altra dimensione che a questa terra.
La notte passa e, con il primo chiarore dell’alba, Dylan si addormenta sul divano, lasciando che il testo di ''Mr. Tambourine Man'' finisca, quasi per caso, in una pattumiera. È lì che Al Aronowitz, giornalista musicale e testimone privilegiato di quella generazione, lo trova.
All'asta un pezzo di storia della musica: le bozze di "Mr. Tambourine Man" di Bob Dylan
Quei fogli spiegazzati, segnati dal caos creativo di Dylan, raccontano una storia unica: la genesi di uno dei brani più iconici della storia della musica moderna. Un inno, un sogno o forse una fuga, sulle ali di parole e note che sembrano fluttuare tra realtà e immaginazione.
Ora, quei brogliacci macchiati, stropicciati e parzialmente strappati di Dylan, che Aronowitz salvò dal suo bidone della spazzatura per poi passarli ai suoi figli quando morì nel 2005, sono pronti per raccontare ancora una volta la loro storia.
Sabato 18 gennaio, infatti, a Nashville, nella Musicians Hall of Fame and Museum, avrà luogo un'asta destinata a rimanere nella memoria: Julien's Auctions metterà in vendita una serie di cimeli unici legati a Dylan, tra cui quelle stesse bozze originali di ''Mr. Tambourine Man''.
La stima? Tra 400.000 e 600.000 dollari.
Un evento unico, che rappresenta una rara opportunità per immergersi nella storia della musica americana e per comprendere meglio l'influenza di Dylan nel panorama culturale mondiale. Quei brogliacci, infatti, raccontano l'evoluzione del brano, mostrando come Dylan abbia lavorato meticolosamente su ogni parola. Tra le modifiche apportate spiccano sostituzioni significative: ''bootheels'' diventa ''feet'', ''magic'' lascia spazio a ''priceless'', e interi versi vengono accorciati o riscritti. Ogni singolo cambiamento rivela la meticolosità di Dylan nel perfezionare i suoi testi.
''Guardare queste bozze è come osservare l'artista mentre crea'', ha dichiarato alla CNN Myles Aronowitz, figlio del giornalista e custode di questo tesoro.
Pubblicata nel 1964, ''Mr. Tambourine Man'' è molto più di una canzone: ha segnato un punto di svolta nella carriera di Dylan e nella storia della musica folk, ispirando artisti come i Byrds, che ne fecero una celebre cover.
Il significato del brano è stato oggetto di numerose interpretazioni. Alcuni lo leggono come un inno alla pace, o meglio, come una canzone contro la guerra del Vietnam, con il tamburino che guida verso una dimensione di serenità e armonia lontano dalle sofferenze della vita. Altri, invece, vedono nel ''Mr. Tambourine Man'' uno spacciatore di marijuana, secondo un'interpretazione alimentata da un ex manager di Dylan, il quale però ha sempre mantenuto un'aura di mistero, definendo il protagonista della canzone un semplice ''venditore di speranze''.
Pare certo, che ad ispirarla fu Bruce Langhorne, chitarrista e polistrumentista che collaborò per lungo tempo con Dylan. ''Arrivò in studio con un tamburello turco grande come la ruota di una macchina e decorato di campanellini e nacque una canzone immortale'', dissero all’epoca i più vicini a Dylan. E fu lui stesso a dare a Langhorne il credito di essere stato la sua ispirazione per quel brano surreale suggestionato, sempre a detta di Dylan, anche dalle immagini cinematografiche de ''La Strada'' di Federico Fellini.
Come che sia, quest’aura di mistero e ambiguità non ha fatto altro che contribuire a rendere il brano uno dei più amati e discussi della discografia di Dylan. Le sue parole evocative, intrise di metafore, raccontano il desiderio di evasione da una realtà difficile e dolorosa. L'uomo che si rivolge al tamburino cerca di ''scomparire tra gli anelli di fumo della sua mente'' e di dimenticare il presente, almeno per una notte. E non v’è dubbio alcuno che questo desiderio universale di fuga e liberazione è ciò che rende la canzone così potente e senza tempo, un faro per chiunque cerchi conforto nella musica.
L'asta, però, non si limita alle bozze di ''Mr. Tambourine Man''. Tra i 50 lotti proposti spiccano un dipinto a olio originale del 1968 firmato da Dylan, un volantino promozionale del suo primo grande concerto solista nel 1963 alla Town Hall di New York, fotografie d'epoca e un disco analogico della ri-registrazione del 2021 di "The Times They Are A-Changin’". Tutti oggetti provenienti dall'archivio personale di Al Aronowitz, soprannominato il ''padrino del giornalismo rock'' per il suo ruolo cruciale nel documentare e influenzare la scena musicale dell'epoca.
L’evento rappresenta quindi un'opportunità unica per esplorare non solo la genialità artistica di Bob Dylan, ma anche il valore storico delle sue opere intrinsecamente legate ad un’epoca, quella degli anni Sessanta, caratterizzata da un vivace fermento culturale che oggi ci sogniamo. Con oltre 125 milioni di dischi venduti Dylan, che nel 2016 è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura per aver creato ''nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana'' (riconoscimento che il cantautore americano aveva inizialmente rifiutato, per poi ritirarlo l'anno dopo), rimane una delle figure più influenti nella storia della musica moderna (non chiamiamola leggera, per carità!).
Le sue canzoni continuano a ispirare generazioni, riaffermando il potere della parola e della melodia come strumenti di cambiamento. L’asta coincide con l’uscita del film biografico “A Complete Unknown”, diretto da James Mangold e interpretato da Timothée Chalamet nel ruolo di Dylan. La pellicola racconta la straordinaria ascesa dell’artista dai suoi primi passi nella scena musicale di New York fino a diventare una leggenda. Questo film offre un ulteriore motivo per celebrare l'eredità di Dylan, ricordando al pubblico la sua importanza non solo come musicista, ma anche come figura culturale emblematica. Per i fan di Dylan, e per gli appassionati di musica in generale, l'asta rappresenta un'occasione irripetibile per possedere un pezzo di storia. Come ha dichiarato Myles Aronowitz, ogni oggetto in vendita non è solo un cimelio, ma una finestra sul processo creativo di un genio musicale.
Le bozze di "Mr. Tambourine Man", in particolare, offrono uno sguardo privilegiato sulla mente di Dylan nel momento in cui dava vita a uno dei suoi capolavori. Non resta che attendere il 18 gennaio per scoprire a quale cifra verranno aggiudicate queste preziose reliquie e chi avrà la fortuna di aggiudicarsele. Una cosa è certa: la leggenda di Bob Dylan continuerà a brillare nel tempo, tra note, parole e ricordi immortali. E questo evento rappresenta un ponte tra il passato e il presente, un richiamo alla potenza dell'arte di cambiare il mondo e una celebrazione della musica come forma di espressione universale.