La centrale nucleare di Cernavoda, in Romania, costruita trent’anni fa con tecnologia italiana, si prepara a raddoppiare il proprio ciclo di vita grazie a un progetto di rinnovamento totale della prima delle due unità operative. L’intervento, dal valore stimato di oltre 400 milioni di euro, è stato affidato ad Ansaldo Nucleare, in partnership con la canadese Candu Energy (AtkinsRéalis) e la sudcoreana Korea Hydro & Nuclear Power (KHNP).
Ansaldo Nucleare rinnova la centrale di Cernavoda, intervento da oltre 400 milioni di euro
Il progetto è stato sviluppato dalla società statale rumena Nuclearelectrica, proprietaria dell’impianto, che conta due unità di tipo Candu-6, ciascuna con una potenza di 700 megawatt. La prima unità, operativa dal 1996, ha generato finora 133 milioni di MWh, contribuendo al 10% del consumo energetico nazionale.
Il contratto firmato prevede attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, costruzione e gestione del progetto. Ansaldo Nucleare, già coinvolta nella costruzione originaria dell’impianto, si occuperà del cosiddetto balance of plant, comprendente componenti di supporto e sistemi ausiliari. La coreana KHNP curerà invece la costruzione, comprese le infrastrutture come il deposito per i rifiuti radioattivi.
I lavori, il cui avvio operativo è previsto per il 2027, includeranno la sostituzione dei tubi del reattore e un completo rinnovamento degli impianti, con test da concludersi entro il 2029: l’intervento consentirà all’unità 1 di operare per ulteriori trent’anni.
Daniela Gentile, amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, ha sottolineato l’importanza dell’accordo: "Questo risultato conferma la fiducia che Nuclearelectrica ha riposto in noi e nei nostri partner, consolidando la nostra presenza in Romania e rafforzando una partnership strategica".