Economia

Amplifon chiude il 2024 con utili in ribasso, Stati Uniti diventano il primo mercato

 

Gli Stati Uniti diventano il primo mercato per Amplifon che nel 2024 ha realizzato ricavi consolidati in crescita del 7% a 2.409,2 milioni di euro. La performance è stata trainata da una crescita organica, pari al 3,4%, superiore al mercato di riferimento, ancora caratterizzato da andamenti diversi tra le aree geografiche, e dal significativo contributo delle acquisizioni per il 3,6%, principalmente negli Stati Uniti e in Francia, Germania e Cina, nonostante la base comparativa particolarmente sfidante. L’area America continua a registrare una crescita a doppia cifra.

Amplifon chiude il 2024 con utili in ribasso, Stati Uniti diventano il primo mercato

L’Ebitda su base ricorrente è stato pari a 567,7 milioni di euro, in crescita del 4,8% con il margine sui ricavi su base ricorrente pari al 23,6%, rispetto al 24% nel 2023, per effetto della minore leva operativa dell’area Emea a causa di un mercato più debole rispetto alle attese, della diluizione derivante dalla significativa accelerazione della crescita del network di negozi diretti di Miracle-Ear negli Stati Uniti, nonché per i forti investimenti in preparazione al 2025. L’Ebitda as reported si attesta a 561,1 milioni di euro, dopo costi non ricorrenti pari al 6,6 milioni di euro.

L’utile netto su base ricorrente è pari a 151,7 milioni di euro, in riduzione dell’8,5% rispetto a 165,8 milioni di euro registrati nel 2023 a causa dei maggiori ammortamenti e dell’incremento degli oneri finanziari.

Tale incremento, pari a 10,6 milioni di euro, è principalmente attribuibile al maggiore indebitamento finanziario netto (comprensivo anche dei maggiori debiti per leasing a seguito della forte espansione del network in applicazione del principio IFRS16), al rifinanziamento a condizioni di mercato correnti delle quote dei finanziamenti sottoscritte principalmente nel corso del 2020 e giunti a scadenza e all’incremento dei tassi di mercato rispetto alla media del 2023.

Il risultato netto as reported, che riflette gli oneri non ricorrenti, al netto delle imposte per 6,4 milioni di euro, è di 145,4 milioni di euro, con un tax rate che si attesta al 26%, in leggera riduzione rispetto al 2023. L’utile netto per azione rettificato si attesta a 86,9 centesimi di euro in diminuzione del 4,8% rispetto ai 91,3 centesimi di euro riportati nel 2023.

Per l'esercizio in coso la società si attende un incremento dei ricavi mid to high single-digit e un margine ebitda di almeno il 24%.

“Nel 2024 abbiamo proseguito il nostro percorso di forte crescita dei ricavi superando i 2,4 miliardi di euro, grazie a una performance organica superiore al mercato di riferimento e all’accelerazione delle acquisizioni, con 400 nuovi punti vendita rilevati nel corso dell’anno tra Europa, Stati Uniti e Cina, nonostante un andamento del mercato europeo ancora al di sotto delle aspettative. In particolare, grazie a un altro anno di crescita significativa, gli Stati Uniti sono diventati per la prima volta il nostro principale mercato in termini di ricavi
- commenta il ceo Enrico Vita (in foto) -. In un anno molto sfidante, con un mercato globale ancora lontano dai livelli storici di crescita, abbiamo investito sul nostro marchio, sulla rete di punti vendita e sugli audioprotesisti per rafforzare il nostro posizionamento competitivo e prepararci a raccogliere i frutti dell’attesa ripresa del mercato europeo, in particolare della Francia. Siamo molto fiduciosi sulle nostre prospettive di crescita per il 2025, sia in termini di ricavi che di profittabilità”.

Il titolo in borsa perde quasi il 14%, a 20,85 euro.

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