Economia

A2A: depuratore a Calvisano, piano da 81 milioni per l'acqua

 

Calvisano, comune bresciano di 8mila abitanti, segna un punto di svolta nella gestione delle risorse idriche grazie alla messa in funzione del nuovo depuratore. Si tratta di un’infrastruttura strategica che pone le basi per un cambiamento epocale, rendendo finalmente disponibile un sistema di trattamento delle acque reflue. Il progetto, reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e A2A, rientra in un piano più ampio per la cura dell’acqua del valore complessivo di oltre 81 milioni di euro.

A2A: depuratore a Calvisano, piano da 81 milioni per l'acqua

Oltre al depuratore, entro la fine dell’anno sarà avviato l’esercizio dell’acquedotto, mentre la rete fognaria sarà completata in una fase successiva. L’insieme di queste opere infrastrutturali consentirà al comune di dotarsi di un sistema idrico moderno ed efficiente, colmando un gap che lo ha visto fino ad oggi privo di tali servizi essenziali.

Il nuovo impianto di Calvisano rappresenta un passo determinante per superare la procedura avviata nel 2014, garantendo il pieno rispetto delle normative comunitarie e scongiurando eventuali sanzioni da parte dell’Unione Europea. La realizzazione del depuratore ha richiesto un investimento di 6,5 milioni di euro, di cui 6 finanziati attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Ma il piano di interventi per Calvisano non si ferma qui: sono stati destinati 21,5 milioni di euro per la costruzione dell’acquedotto e ulteriori 53,6 milioni per completare la rete fognaria. Ad oggi, sono già stati impiegati 57,5 milioni di euro, segnando un importante avanzamento nell’attuazione del progetto. L’impianto è stato ufficialmente inaugurato oggi con una cerimonia alla quale hanno partecipato figure istituzionali di rilievo e i principali attori coinvolti nel progetto. Presenti all’evento l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini (in foto), il sindaco di Calvisano Angelo Formentini, il presidente della Provincia di Brescia Emanuele Moraschini, l’AD di A2A Ciclo Idrico Tullio Montagnoli e i vertici dell’Ufficio d’Ambito di Brescia, tra cui il presidente Paolo Bonardi e il direttore Marco Zemello.

“L’Italia investe ancora troppo poco nel ciclo idrico. Nel 2023 la spesa media è stata di 65 euro ad abitante, ben al di sotto degli 82 euro europei – ha spiegato l’Amministratore Delegato di A2A Renato Mazzoncini -. Nello stesso anno A2A ha investito 130 euro ad abitante, a dimostrazione di quanto la gestione dell’acqua e l’efficienza delle infrastrutture siano per noi una priorità. Lavoriamo per ridurre le perdite idriche, che a livello nazionale registrano un tasso di dispersione media del 42%, e puntiamo su impianti di depurazione avanzati. Oggi i depuratori non sono solo sistemi di trattamento, ma strumenti di economia circolare: trasformano i reflui in acqua riutilizzabile, ad esempio in agricoltura, e i fanghi in energia e calore. Negli ultimi anni abbiamo investito 120 milioni di euro per superare le infrazioni europee e, nel nostro Piano Industriale al 2035, prevediamo 500 milioni di investimenti nel ciclo idrico per il territorio bresciano, di cui 80 milioni per risolvere le restanti procedure. Calvisano è un esempio concreto di ciò che possiamo realizzare in sinergia con le amministrazioni locali”.

“Con questo intervento il Comune di Calvisano si avvia ad uscire dall’elenco dei Comuni italiani privi di depurazione dei reflui fognari ma in Italia ci sono ancora 1,3 milioni di cittadini non serviti dalla depurazione e per il 30% della popolazione italiana la depurazione delle acque reflue non è adeguata – ha aggiunto Tullio Montagnoli, AD di A2A Ciclo Idrico -. Negli ultimi anni abbiamo realizzato sul territorio bresciano 8 depuratori e per 3 sono in corso lavori, senza contare le centinaia di chilometri di collettori e reti fognarie. Progetti resi possibili grazie alle tecnologie innovative impiegate e al know how dei nostri tecnici, sostenuti da un Gruppo che ritiene prioritario impiegare le risorse a beneficio delle comunità in cui opera. Con i nuovi impianti in corso o in fase di progettazione, puntiamo a superare tutte le procedure di infrazione nei Comuni che gestiamo entro il 2028”.

Attivo da gennaio, il nuovo impianto di depurazione ha una capacità di trattamento di 12.000 abitanti equivalenti (AE). Attualmente tratta i reflui di circa 2.000 abitanti, comprendendo tutti gli edifici della parte sud del paese, inclusa la zona artigianale. L’impianto utilizza tecnologie avanzate e contribuisce all’economia circolare: l’acqua trattata è idonea al riutilizzo agricolo e viene scaricata in tre corpi idrici superficiali destinati all’irrigazione. Tutto è stato progettato con la massima attenzione alla sostenibilità. Per eliminare i cattivi odori, le aree di pretrattamento e stoccaggio dei fanghi sono state confinate e mantenute in depressione.

Nei prossimi mesi proseguirà la posa della rete fognaria, essenziale per garantire un sistema moderno e conforme agli standard ambientali. Attualmente il 73% della nuova rete è già stato completato (31,2 km su 41,5 totali), mentre restano da ultimare la zona nord del Comune e il collegamento con la frazione di Mezzane. L’impiego di innovazioni, come il microtunnelling, ha permesso di realizzare le opere senza interrompere la viabilità. Il nuovo sistema garantirà la separazione delle acque nere da quelle bianche e disporrà di 11 impianti di sollevamento per un corretto smaltimento dei reflui.

Per massimizzare il beneficio ambientale, è previsto l’obbligo di allaccio alla rete per tutte le utenze situate entro 50 metri dalla nuova infrastruttura. Una volta completata, il depuratore potrà operare a pieno regime, servendo l’intera comunità di Calvisano. Parallelamente, A2A Ciclo Idrico sta completando il nuovo acquedotto, che entrerà in funzione entro l’anno, sostituendo i pozzi artesiani privati.

Sarà alimentato da tre nuovi pozzi e serbatoi situati a Viadana, Mezzane e nel capoluogo di Calvisano, con una capacità rispettivamente di 20, 15 e 30 litri al secondo. Per la rete, estesa per circa 48,8 km (di cui 35 già posati), saranno utilizzati materiali di alta qualità e sono previste anche stazioni di monitoraggio per garantire un costante controllo della qualità dell’acqua. Tutto il Piano dei lavori sarà illustrato nello stand A2A presente durante il weekend alla Fiera Agricola di Calvisano. In particolare, sabato 8 marzo, alle ore 10, è in programma un incontro pubblico dove sarà possibile approfondire progetti e sviluppi con i tecnici di A2A Ciclo Idrico.

Calvisano non è un caso isolato. Come ricorda il Blue Book 2024 di Utilitalia e Fondazione Utilitatis, l’articolazione delle reti fognarie e dei sistemi di depurazione in Italia presenta carenze e criticità che, dal 2004, hanno comportato l’attivazione di 4 procedure di infrazione a carico del nostro Paese per mancata conformità al diritto dell’Unione con riferimento a diversi agglomerati sul territorio nazionale.

Secondo gli ultimi dati del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ve sono ancora 930 in procedura di infrazione1: la maggior parte delle procedure (677) è concentrata al Sud Italia, ma casi di non conformità si registrano anche nelle regioni del Nord e del Centro. Per far fronte a questa situazione, il nostro Paese ha istituito nel 2017 la figura del Commissario unico, chiamato a gestire 741 interventi per un costo complessivo pari a 3,6 miliardi di euro. Dentro questo scenario, il know how e la capacità di investire di un operatore come A2A Ciclo Idrico si confermano preziose, come dimostra l’esperienza di Calvisano.

L’inaugurazione del depuratore rientra infatti nella strategia di A2A Ciclo Idrico. La società ha investito 152 milioni di euro nel biennio 2022-2023 nel territorio bresciano, con particolare attenzione agli impianti di depurazione e alla riduzione delle perdite idriche. Nel Piano degli interventi 2024-2029, approvato dall’Ufficio d’Ambito, sono previsti altri 321 milioni di investimenti in provincia di Brescia, di cui 80 destinati al completamento di altri sistemi di depurazione per superare le infrazioni europee in Comuni come Bagolino, Visano, Acquafredda, Remedello, Pralboino e Pontevico. Inoltre, 123 milioni saranno dedicati alla riduzione delle perdite idriche con tecnologie innovative. Grazie a questi investimenti, A2A Ciclo Idrico continua a promuovere un approccio sostenibile alla gestione dell’acqua, migliorando l’ambiente e la qualità della vita delle comunità servite, confermando la propria disponibilità a condividere con le comunità e istituzioni locali competenze e soluzioni per l’impiego efficiente della risorsa idrica.

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