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Terapia di Corte

di Barbara Bizzarri
 
Terapia di Corte
La gelosia è un mostro dagli occhi verdi e pure trasversale: non risparmia nessuno, neanche chi, almeno apparentemente, potrebbe esserne immune. Un post pubblicato su Substack e immediatamente cancellato da Andrew Lownie, scrittore e noto royal watcher, ha riaperto chiacchiere e illazioni su un presunto, ma celeberrimo, tradimento di William ai danni della povera Kate, tanto che a ripensarci forse non era il caso di insistere quando lui, in illo tempore, l’aveva lasciata (e lei lo aveva ripreso con una strategia di ferro orchestrata dalla sua marmorea genitrice): in effetti, il buongiorno si vede dal mattino anche se diventare regina potrebbe pure essere una valida contropartita a un danno subìto praticamente da tutti ma mica con risarcimenti di questo calibro.

La spina nel fianco di Kate sarebbe sempre lei: la sua ex amica Rose Hanbury, ex modella assurta, via matrimonio, al rango di marchesa di Cholmondeley, al centro dell’attenzione dal 2019 quando i rumors sulla relazione, vera o presunta che fosse, tra lei e William, si erano trasformati in un vero e proprio scandalo a corte, tanto che gli inglesi già la chiamano “nuova Camilla”. Una situazione critica che sarebbe stata all’origine della sparizione di Kate dalle scene, oltre alle note questioni di salute.

 “O lei o me” avrebbe detto la principessa al marito: secondo quanto scritto e poi prontamente cancellato da Lownie, autore tra l’altro dell’ultimo libro dedicato agli ex duchi di York in cui non sono lesinati dettagli soprattutto sulla controversa amicizia tra Andrea e Jeffrey Epstein, Kate avrebbe chiesto al marito, oltre a tagliare i ponti con Rose, rendendo di fatto la rivale più appetibile, anche di andare in terapia di coppia.

Dato che Lownie è alquanto informato sulle vicende reali, la decisione di riaprire il caso Hanbury è sembrato a tutti alquanto sospetto, soprattutto dopo che la pagina incriminata è sparita dal web in meno di un’ora. Tuttavia, Rose e la sua famiglia non hanno smesso di prendere parte alle grandi occasioni organizzate a corte, tanto che uno dei suoi tre figli è stato paggetto alla cerimonia di incoronazione di re Carlo III: il che potrebbe dimostrare l’inutilità, nel migliore dei casi, della psicoterapia. Lownie si è subito affrettato a chiarire che non esiste il rischio di una separazione, come ovvio: da che mondo è mondo un re divorziato non è affatto utile alla sua causa, soprattutto se è anche il capo della chiesa anglicana. La storia si ripete e, come diceva il buon Oscar, l’unico modo per liberarsi da una tentazione è cedere: non serve nemmeno la psicoterapia per capirlo. 
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