''D'ACCORDOOOOO????''
Era questo il grido di battaglia di Wanna Marchi, la tele-imbonitrice che, nei bei tempi che furono, martellava apparati uditivi (per fermarci solo a questi, non parlando di quelli riproduttivi maschili), magnificando le proprietà di strani prodotti (come non ricordare il mitico ''scioglipancia'' sul cui altare molte casalinghe, tv-dipendenti, hanno speso soldi che non avevano?) che avrebbero dovuto ridare una forma da urlo, restituendo bellezza anche a chi, invece, non l'aveva mai avuta.
Come gli insetti che si avvicinano al meraviglioso fiore delle piante carnivore, Wanna Marchi e il circo che aveva messo in piedi - come dimenticare il mago Do Nascimiento, un simil-pizzaiolo che tutto sembrava meno che dotato di doti medianiche? - è finito nelle fauci della giustizia, con condanne legate alle tante truffe consumate ai danni dei boccaloni di turno, pronti a farsi conficcare in bocca l'amo della prospettiva dell'eterna giovinezza. Una volta tornate libere, nel 2015, dopo oltre nove anni passati in carcere, Wanna Marchi e la figlia, Stefania Nobile, sono tornate in pista, celebrando il rito della redenzione, ma senza passare per il cristiano pentimento.
Come ha fatto ben capire Stefania Nobile nel corso di una intervista televisiva a chi le rimproverava di avere abusato dell'ingenuità della gente: "Alla lotteria vince uno, e allora gli altri? Non sono coglioni? Nemmeno da noi c’era la minaccia del malocchio. Se io le dico che lei ha il malocchio e le chiedo un tot di soldi, se me lì dà è una cogliona, se mette giù è una furba".
Bella filosofia.
Ma né Wanna Marchi né la figlia si sono mai scusate, perché hanno sempre mostrato una predisposizione a non ammettere gli errori (e sin qui è umano), ma anche a quasi vantarsi di quel che hanno fatto, senza considerare le conseguenze su persone che, per stare ore davanti ad una televisione, non avendo altro da fare, erano esposte al bombardamento mediatico di Wanna Marchi e compagnia di giro. E così, da libere, hanno ripreso il cammino dove forse l'avevano lasciato, e le cose andavano bene perché avevano spostate loro attività in Albania e, quando le si vedeva girare per l'Italia, lo facevano a bordo di un Suv da 250 mila euro.
Ma il destino, si sa, può vestire costumi diversi. Quindi forse tutto si poteva aspettare Stefania Nobile che non il fatto che quelle gentili persone che si sono presentate da lei con indosso le eleganti divise verde cupo della Guardia di Finanza fossero proprio dei militari e non qualche buontempone mascherato per Carnevale meneghino.
Stefania Nobile e il suo ex compagno, Davide Lacerenza, sono stati arrestati, insieme ad un loro collaboratore, Davide Ariganello. Le accuse, sempre che siano ritenute fondate dal Gip e, quindi, dal tribunale, potrebbero avere sul portafoglio degli arrestati un effetto ben più dimagrante dello ''scioglipancia''.
Perché si parla di autoriciclaggio, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Tutto ruotava intorno ad un locale di Milano, la "Gintoneria", che, dicono gli esperti di queste cose, è frequentato dalla gente che conta nel capoluogo e che ora è sotto sequestro, così come 900 mila euro in contanti, ritenuti frutto dei reati.
I provvedimenti sono cinque in totale: i tre arrestati - tutti ai domiciliari - e due altri soggetti che rifornivano di droga i presunti complici, che a loro volta la inserivano nel "menù all inclusive'', che contemplava anche la possibilità di ''accompagnarsi'' a gentili signorine, non certo disinteressate.
In sostanza, escort (in altri tempi si sarebbero chiamate in modo diverso).
La cultura imprenditoriale della congrega li spingeva, dicono gli inquirenti, a variegare l'offerta, sia in termini di ragazze, che di droga, che spaziava dalla sempre presente cocaina alla marijuana ed hashish. E ci sarebbe stata anche la cocaina rosa, che con l'altra non ha molto a che fare, se non per gli effetti, forti essendo derivata dallo stesso principio del Fentanyl. Una droga di fascia ''alta'', posto che costerebbe circa 400 euro al grammo, rendendola enormemente remunerativa.
Il giro delle escort coinvolte è ora al vaglio degli investigatori, che ne hanno identificate almeno otto, ma il giro sarebbe molto più vasto, dovendo garantire ai clienti non ''abitudinari'', una scelta ampia.