Economia
Piazza Affari ritrova slancio, Brunello Cucinelli guida i rialzi, giù Prysmian e Stellantis
di Luca Andrea

Seduta moderatamente positiva per Piazza Affari, che chiude in territorio rialzista grazie al contributo dei titoli del lusso e delle principali blue chip industriali. Il FTSE MIB avanza dello 0,54% a 43.702 punti. Un clima di cauto ottimismo che si riflette anche sulle altre piazze europee, tutte in progresso frazionale.
Il protagonista assoluto della giornata è Brunello Cucinelli, che archivia un rialzo del 2,94% a 96 euro. Il gruppo umbro ha diffuso ieri, a mercati chiusi, un aggiornamento particolarmente apprezzato, il management prevede per il 2025 una crescita del fatturato a cambi costanti compresa tra l’11% e il 12%, superiore alle indicazioni fornite a inizio anno, e conferma un outlook positivo anche per il 2026. Il titolo beneficia inoltre di un upgrade a “Buy” da parte di Equita, che ne rafforza il sentiment. A trainare il comparto del lusso contribuisce anche Ferrari, fresca di un rimbalzo dell’1,26% a 314,4 euro dopo la brusca correzione della vigilia.
Tra i migliori titoli del listino principale si mettono in luce anche Campari (+2,79%), Buzzi (+2,75%) e Interpump (+2,71%), segno di un interesse selettivo del mercato per le storie industriali più solide. Brillante il comparto bancario, con UniCredit che avanza del 2,4% a 68,36 euro e Banco BPM che guadagna l’1,94% a 12,585 euro.
Sul fronte opposto, le vendite si concentrano su Prysmian, maglia nera del listino con un calo del 2,8% a 83,92 euro, in una seduta priva di catalizzatori specifici ma appesantita dalla rotazione degli investitori verso settori meno esposti. Male anche Leonardo (-2,06%) e Saipem (-1,63%), complice il ribasso del petrolio, con il Light Sweet Crude Oil che scivola dell’1,95% a 57,32 dollari al barile. Debole Stellantis (-1,47% a 10,02 euro), penalizzata dal taglio di prezzo obiettivo a 7,8 euro da parte di Exane e dal downgrade a “Underperform”.
Il FTSE Italia Mid Cap si muove in sostanziale equilibrio (+0,11%), ma registra performance di spicco come doValue, che vola dell’8,06%, Cementir (+3,62%), Sesa (+2,49%) e Cembre (+2,36%). Tra le small e mid cap peggiorano invece Alerion Clean Power (-4,15%), Maire (-2,80%), Safilo (-1,65%) e BFF Bank (-1,31%).
In Europa, Francoforte avanza dello 0,68%, Londra dello 0,49% e Parigi dello 0,79%, mentre sul fronte valutario l’euro si rafforza a 1,175 dollari. Oro e bitcoin vivono una giornata divergente, il primo sfiora quota 4.300 dollari l’oncia, mentre la criptovaluta più diffusa ripiega a 89.500 dollari (circa 76.500 euro). Segnali positivi arrivano dal mercato obbligazionario, dove lo spread Btp-Bund scende sotto i 70 punti base e il rendimento del decennale italiano si attesta sotto il 3,55%.