Economia
Piazza Affari chiude piatta tra incertezze sui dazi e attesa per i dati USA
di Luca Andrea

Seduta senza scossoni per Piazza Affari, che ha terminato la giornata in linea con i valori della vigilia, mostrando un andamento incolore ma comunque in sintonia con la prudenza diffusa sui mercati europei. Il FTSE MIB ha chiuso a 41.584 punti, invariato rispetto a ieri, mentre il FTSE Italia All-Share si è attestato a 44.136 punti.
A dominare la scena milanese sono state alcune blue chip in forte evidenza. Unipol ha guidato i rialzi con un +3,06%, seguita da Telecom Italia (+2,79%), sostenuta da acquisti consistenti. Buone performance anche per Recordati (+1,77%) e Italgas (+1,16%). Sul fronte opposto, giornata pesante per Buzzi (-2,62%), Moncler (-2,07%), Interpump (-1,24%) e Nexi (-1,19%).
Nel comparto MidCap, riflettori puntati su Avio (+3,21%), Maire (+1,63%), Philogen (+1,41%) e Carel Industries (+1,18%). Forti ribassi invece per WIIT (-4,67%), GVS (-4,41%), D’Amico (-3,59%) e Ferragamo (-3,43%).
Gli operatori hanno mantenuto un approccio attendista in vista di due appuntamenti chiave di questa settimana: la pubblicazione dei dati su inflazione e vendite al dettaglio negli Stati Uniti, e la scadenza della tregua commerciale tra USA e Cina prevista per domani 12 agosto. Il contesto resta inoltre condizionato dalle tensioni geopolitiche, con l’atteso incontro di venerdì tra il presidente Donald Trump e il leader russo Vladimir Putin.
Sul mercato obbligazionario, lo spread BTP-Bund è rimasto stabile a 86 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tra le altre piazze europee, Francoforte ha ceduto lo 0,34%, Parigi lo 0,57%, mentre Londra ha mostrato un rialzo dello 0,37%. Oltreoceano, Wall Street è apparsa incerta, con l’S&P 500 in lieve calo (-0,01%). Sul fronte delle materie prime, l’oro è sceso dell’1,47% a 3.348,9 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI è rimasto praticamente invariato (+0,04%).