Economia

Mezzogiorno leva strategica: Mazzuca (Confindustria) e Sbarra (Governo) sulla continuità ZES e nuova decontribuzione

di Redazione
 
Mezzogiorno leva strategica: Mazzuca (Confindustria) e Sbarra (Governo) sulla continuità ZES e nuova decontribuzione

Si è svolta ieri la riunione del Gruppo Tecnico “Sviluppo del Mezzogiorno” di Confindustria, presieduta dal Vice Presidente Natale Mazzuca, alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Sud, Luigi Sbarra (nella foto), e con la partecipazione delle Associazioni regionali e territoriali del Sud, un confronto approfondito e costruttivo che ha ribadito la visione condivisa del Mezzogiorno non solo come macroarea strategica per l'Italia, ma come snodo centrale per la crescita euro-mediterranea, in piena sintonia con gli obiettivi del Piano Mattei per rafforzare il ruolo di ponte economico, industriale e logistico tra Europa e Africa. 

Il Sistema Confindustria e il Sottosegretario Sbarra hanno trovato ampia convergenza sul modello della Zona Economica Speciale (ZES), confermandone l’impostazione basata su semplificazione autorizzativa e incentivi agli investimenti produttivi, con la volontà di assicurarne continuità e stabilità anche nel nuovo assetto organizzativo del Dipartimento Sud, e mantenendo la sua strategia prioritariamente legata al rilancio, allo sviluppo integrato e sostenibile del Mezzogiorno e alla riduzione dei divari. 

Tuttavia, Confindustria ha espresso forte preoccupazione riguardo alla norma contenuta nella Manovra di Bilancio che introduce il divieto di utilizzare in compensazione i crediti d’imposta agevolativi con i debiti per contributi previdenziali INPS e premi assicurativi INAIL: tale limitazione rischia non solo di mettere in discussione la certezza del diritto, ma di fatto di indebolire la misura del credito di imposta ZES privando le imprese del Sud di liquidità e minando la costruzione di un ecosistema stabile e competitivo capace di attrarre investimenti, un punto critico sul quale il Sottosegretario Sbarra ha assicurato che la questione è oggetto di approfondimento in seno al Governo. 

Nel corso dell'incontro è stata inoltre ribadita la necessità di introdurre, già in questa Legge di Bilancio, una misura di decontribuzione per le grandi imprese del Sud, sinergica alle agevolazioni ZES e specificamente orientata a favorire gli incrementi occupazionali legati a nuovi investimenti sul territorio.

 Il Vicepresidente Mazzuca ha dichiarato che con Sbarra si è condivisa una visione di sviluppo del Mezzogiorno come leva strategica di crescita per l'intero Paese, anche in virtù del ruolo di piattaforma naturale dell'Italia nel Mediterraneo, esprimendo pieno apprezzamento per la scelta del Governo di garantire continuità al modello ZES, che, insieme alle auspicate misure di decontribuzione per le nuove assunzioni nelle grandi imprese, rappresenta uno strumento essenziale per concretizzare questa visione di crescita, e ha accolto con favore l'assicurazione di massima attenzione per la criticità legata alle limitazioni nell'utilizzo dei crediti di imposta agevolativi. 

Il Sottosegretario Sbarra, ringraziando Confindustria e Mazzuca per l'invito, ha definito l'incontro come un'occasione cruciale di confronto, dialogo e riflessione per lo sviluppo delle aree meridionali, confermando l'impegno del Governo a rafforzare la crescita del Sud, come dimostrato dalle risorse previste in Legge di Bilancio e dalle misure e politiche pubbliche efficaci già messe in campo, sottolineando che lavorando insieme a Confindustria, alle imprese e a tutte le realtà produttive del Mezzogiorno, sarà possibile costruire un percorso solido e concreto che stimoli la crescita economica, dia maggiore fiducia al sistema produttivo e crei nuove opportunità e impatto occupazionale, per un futuro prospero del Sud Italia e dell'intero Paese.

Confindustria rinnova quindi il proprio impegno nel dialogo costruttivo con il Governo, nella convinzione che la crescita del Sud sia condizione imprescindibile per la crescita dell’Italia, al fine di garantire al Mezzogiorno un ruolo centrale nelle politiche industriali e infrastrutturali nazionali.

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