Il 2025 si apre con un segnale forte e chiaro dal mondo del lusso italiano: Brunello Cucinelli archivia il primo trimestre con una crescita del fatturato pari al +10,5%, per un totale di 341,5 milioni di euro. Un risultato che l’azienda definisce “decisamente ottimo”, sostenuto da una performance sinergica e pressoché omogenea su scala globale. A trainare questo slancio, infatti, sono stati tutti i mercati principali: l’America ha registrato un aumento del +10,3%, l’Europa ha seguito con un +10,1%, mentre l’Asia si è distinta con un +11,3%.
A livello di canali distributivi, la crescita si è distribuita con equilibrio tra retail e wholesale. Il canale retail ha segnato un incremento del +11,9%, riflettendo una domanda solida e costante nei negozi diretti del marchio. Il wholesale ha riportato un’espansione del +8,2%, a testimonianza di una rete commerciale che continua a valorizzare la proposta estetica e valoriale dell’azienda umbra.
“Confermiamo quindi pienamente, per il 2025, le attese di una crescita intorno al +10%, all’interno di uno scenario esigente ma ricettivo, che continua a evidenziare una netta distinzione tra il lusso autentico e il resto dell’offerta” si legge nella nota diffusa dalla maison. Il brand punta dunque a chiudere l’anno mantenendo il ritmo attuale, in un contesto internazionale che, pur sfidante, premia i marchi capaci di coniugare qualità, visione e autenticità.
A rafforzare il messaggio, come di consueto, è l’intervento personale di Brunello Cucinelli, Presidente Esecutivo e Direttore Creativo della Casa di Moda, che accompagna i numeri con una riflessione dal respiro più ampio: “Il primo trimestre di questo 2025 si è concluso con dei risultati ottimi sia nel canale retail che in quello wholesale, e vediamo grandi opportunità per il nostro brand nei tempi a venire. Consideriamo questo momento ‘speciale’ per il mondo intero”.
Cucinelli non si limita a un commento tecnico, ma richiama i propri collaboratori, dipendenti e façonisti esterni, a un atteggiamento di responsabilità condivisa: “Abbiamo chiesto a tutti i dipendenti in ogni parte del mondo ed ai nostri façonisti esterni di essere concentrati su quello che è il nostro lavoro essendo: fiduciosi, educati, amabili, garbati, compatti e concentrati fin quando l’economia si ristabilizzerà, immaginando che queste difficoltà hanno la loro ciclicità e fanno parte della vita dell’uomo”.
Il messaggio, intriso di un’etica imprenditoriale rara e profondamente umana, si chiude con un auspicio che oltrepassa il perimetro aziendale: “Ci auguriamo che i conflitti si trasformino in collaborazione tra le genti per un futuro ricolmo di generosità e coraggio”.
In questa prospettiva, l’obiettivo dichiarato di chiudere il 2025 con una crescita del +10% e una redditività “sana ed equilibrata” non appare solo come una proiezione finanziaria, ma come l’esito naturale di una visione d’impresa che mette al centro la dignità del lavoro, la bellezza del fare e il valore del pensiero lungo.