Pensavate di averle viste tutte? E invece no! Eccoci ad un nuovo, scintillante, surreale capitolo dell’assurdo. Perché se c’era un limite alla follia, ora possiamo dire con certezza che lo abbiamo abbondantemente superato. Il dramma si è consumato martedì sera, quando Zeudi Di Palma, data per superfavorita, è stata brutalmente defenestrata dal reality, finendo addirittura quinta. Un affronto che le sue impavide sostenitrici, dotate di uno spirito filantropico tanto inarrestabile quanto inspiegabile, non hanno potuto tollerare. E allora, che fare? Ma ovviamente raccogliere 50.000 euro per colmare l'insopportabile vuoto lasciato dal montepremi non vinto. Perché la meritocrazia è morta, e con essa anche il buonsenso. Persino Alfonso Signorini, che di trash televisivo ne ha visto più di quanto l'essere umano medio possa processare, ha avuto un moto di sgomento. “Ma stiamo scherzando? Ma è vera sta roba?”, ha esclamato esterrefatto il conduttore, che forse, per la prima volta nella sua carriera, si è trovato d'accordo con il comune senso del pudore. E già che c'era, ha anche snocciolato qualche verità economica che evidentemente ai fan della Di Palma era sfuggita: “Ha già vinto il suo piccolo bottino come concorrente perché viene pagata. Ha firmato un contratto e ha preso dei soldi per fare il Grande Fratello. Non solo prendono soldi per fare il programma, ma anche per partecipare nel parterre degli ex concorrenti. Hanno un cachet a puntata che viene regolarmente retribuito”. Tradotto: Zeudi è già lautamente pagata per non fare nulla, eppure c'è chi si sente in dovere di rimpinguarle ulteriormente il conto in banca.
Al momento, la raccolta ha già raggiunto la vertiginosa quota di 32.000 euro, cifra che potrebbe essere impiegata in mille modi più nobili: finanziare borse di studio per ragazzi meritevoli, aiutare famiglie in difficoltà, sostenere la ricerca scientifica o, in alternativa, essere direttamente bruciata in un grande falò collettivo, che avrebbe comunque un senso più logico di questa iniziativa. E invece no: per le fedelissime di Zeudi questo è solo “un piccolo regalo” per dimostrarle affetto, un pensierino da nulla per aiutarla a superare lo shock post-traumatico della sua eliminazione. “Ogni centesimo va direttamente a lei. Abbiamo tutto sotto controllo”, assicurano le organizzatrici, che evidentemente si immaginano la loro beniamina piangente sotto un ponte, avvolta in una coperta di pile con il logo del GF. Ora, battute a parte, il vero drammatico interrogativo che sorge spontaneo è: ma noi, come Paese, esattamente, dove stiamo andando? Perché, con tutto il rispetto per Zeudi Di Palma e il suo presunto dolore, il problema non è lei. Il problema è che ci sia gente che pensa che questa sia una causa da sostenere, mentre nel frattempo i pronto soccorso chiudono per mancanza di personale, la povertà aumenta e i giovani talenti sono costretti a emigrare per avere una chance nella vita. Giusto per non voler tirare in ballo le guerre, la fame nel mondo et similia. Qui siamo alla follia!
E allora non stupiamoci se, di fronte a questo desolante spettacolo, c'è chi parla di un intero Paese alla deriva. Perché il problema non sono i migranti, le crisi internazionali o la politica. Il problema è che c'è gente che raccoglie fondi per un'ex concorrente del Grande Fratello invece di usarli per fare qualcosa di vagamente utile, per dindirindina! Un carosello dell’assurdo, dove non si organizza una colletta per i malati oncologici, per chi non ha di che mangiare o, perché no, per i tanti animali abbandonati. No. Si organizza una colletta a suon di 10, 20 o 50 euro per una giovane donna che ha già guadagnato cifre a molti zeri semplicemente per essere stata davanti a una telecamera. Il che, diciamolo, è uno schiaffo morale a tutti quei ragazzi che si spezzano la schiena per mantenersi gli studi, a tutte quelle famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, a chi davvero avrebbe bisogno di un aiuto concreto. Eppure, qui siamo. Con 32mila euro già raccolti e un obiettivo di 50mila, perché la vita è ingiusta e Zeudi merita di più. Se questa vicenda non vi fa perdere ogni speranza nel genere umano, non so cosa possa riuscirci. Ma almeno una certezza ci rimane: l’assurdo non ha mai fine. E, a quanto pare, nemmeno la stupidità.