‘Na tazzulella ‘e cafè, ca sigaretta acopp pe nun verè, cantava Pino Daniele, evocando con leggerezza e malinconia il connubio perfetto di una volta: caffè e sigaretta. Certo, oggi guai a dirlo. Vade retro satana! Sarebbe politicamente scorretto anche solo alludere lontanamente a quel piacere proibito, messo completamente al bando da una società iperalutista che ci vuole sani, belli e possibilmente ricchi. Eppure, volgendo lo sguardo alle mode culinarie che dilagano sul web viene proprio da rimpiangerli quei tempi. Oggi, infatti, sua maestà il caffè s’accompagna a ben altra bionda: la cipolla. Avete capito bene: benvenuti nell'era dello Scallion Latte. Nata in Cina e subito balzata alla celebrità grazie a TikTok, questa miscela ardita ha conquistato più di 19 milioni di tag, diventando la bevanda simbolo del 2024. E qui, la domanda sorge spontanea: perché? Il cosiddetto “Spring Onion Latte”, noto ai più anche come Scallion Latte, ha radici che affondano nella cultura della “dark cuisine”. Una cucina che, negli anni ‘90, ci ha deliziati con proposte come ali di pollo immerse in bibite gassate o riso fritto abbinato al gelato. Il caffellatte alla cipolla è solo l’ultimo erede di questo trend, un’esperienza pensata per sfidare i sensi (e il buon senso). La ricetta, per chi avesse il coraggio di cimentarsi, è semplice: cipollotti tritati, ghiaccio, due tazzine di caffè e un goccio di latte. Il risultato? Un’orgia di sapori improbabili che, secondo i coraggiosi degustatori di TikTok, ha un retrogusto degno di un rimedio della nonna contro il raffreddore. Quanto alle ripercussioni sull’alito, meglio non indagare. Ma una cosa è certa: addio romanticismo! Eppure, il mondo dei social ne è rimasto ipnotizzato. Forse perché nulla dice “2024” meglio di una sfida alimentare al limite del sadismo.
Ma siccome non c’è mai fine al peggio, ecco che i social hanno partorito un’altra genialata: la Fluffy Coke. In pratica, Coca Cola e marshmallow: un mix da diabete, e da infarto per i dietologi. Che però ha letteralmente abbacinato il popolo del web. Anche in questo caso, infatti, TikTok ha fatto la sua magia: oltre 20 milioni di post celebrano questa “schiumosa” delizia. La preparazione? Più facile che scrollare il feed: si spalma una crema di marshmallow sui bordi del bicchiere, un po’ come facevamo noi boomer quando quando mettevamo il sale sui bordi per preparare la tequila bum bum (vade retro satana pure lei, oggi). Dopodiché, si aggiunge ghiaccio e si versa la Coca Cola. Il risultato è un’esplosione di zuccheri e schiuma: un sogno per i dentisti, che chissà come si sfregano le mani pensando ai tanti potenziali clienti. Ma non tutto è oro (o zucchero) quel che luccica. Qualcuno ha osato criticare la Fluffy Coke per aver sacrificato le bollicine, quell’essenza frizzantina che rende la Coca Cola unica. Altri hanno fatto notare che la concentrazione di zuccheri è talmente alta da far impallidire anche il più indulgente dei dietologi. La celebre nutrizionista Kim Shapira ha concesso a questa bevanda un’occasione rara, purché consumata una tantum. “Ti sentirai stanco, nauseato e, probabilmente, pentito”, ha sentenziato, come un oracolo del benessere.
Ciò che accomuna queste due mode è l'ossessione per l’originalità a tutti i costi. Non importa se il sapore sia discutibile o se le calorie minaccino di sabotare i nostri propositi di fitness. L’importante è provarle, immortalarle in un reel e raccogliere quei preziosi cuoricini virtuali. La vera domanda è: fino a che punto siamo disposti a spingerci in nome della popolarità online? A giudicare dalle mode del 2024, il limite è ben lontano dall’essere raggiunto. Che sia uno Scallion Latte o una Fluffy Coke, ciò che conta è fare spettacolo. E se nel frattempo perdiamo di vista il gusto, poco importa. Perché nell’era digitale, una bevanda non si giudica dal sapore, ma dai like.