Attualità

Giornata della Legalità Finanziaria: educare i giovani al rispetto delle regole per una società migliore

di Redazione
 
Oggi, presso il Salone d’Onore della Caserma “Sante Laria” di Roma, si è celebrata “La Giornata della Legalità Finanziaria”, promossa dal Comitato Edufin, di concerto con la Guardia di Finanza e il Ministero dell’Istruzione e del Merito e patrocinata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

L’evento ha visto la presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, del Comandante Generale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro.

Il Direttore del Comitato Edufin, Donato Masciandaro, ha tenuto una relazione sull’importanza del legame tra educazione finanziaria e presidio della legalità su cui è fondamentale sensibilizzare le giovani generazioni, cittadini di domani, perché abbiano comportamenti attivi. “Abbiamo deciso di calendarizzare questo importante appuntamento nell’ambito del Mese Edufin affinché i giovani, attori della realtà digitale e al contempo consapevoli dei rischi che le scelte economiche e finanziarie comportano, possano diventare una difesa della loro integrità, delle loro famiglie, del Paese nel suo complesso” afferma Masciandaro.

Protagonisti della giornata sono state le studentesse e gli studenti di alcuni istituti scolastici romani per un momento di riflessione e approfondimento sulla cultura della legalità finanziaria, quale elemento di sviluppo e crescita sociale.

Durante l’evento è stato presentato, come esempio di ruolo attivo della nostra “migliore gioventù”, il progetto “Con-vivere con la legalità”, ideato e prodotto dagli studenti del liceo scientifico e linguistico Giuseppe Peano di Roma, per sottolineare l’importanza del rispetto delle regole fiscali e del senso di responsabilità civile e sociale legato all’esercizio della cittadinanza attiva.

Il ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti ha evidenziato l’importanza di “diffondere la cultura del rispetto delle regole sin dalla giovane età. Educarsi alla legalità è il passaporto per la vera cittadinanza”. “Metteteci la testa – ha detto rivolgendosi alle studentesse e agli studenti presenti – e investite in voi stessi! Perché l’investimento che restituisce il miglior interesse è proprio quello nella conoscenza”.

Intervento del ministro Giorgetti alla Giornata della legalità finanziaria

Rivolgo al Presidente della Repubblica, un deferente saluto che estendo cordialmente a tutti i presenti, in particolare ai numerosi studenti in sala e in collegamento video con noi questa mattina.

Grazie Signor Presidente per aver accolto l’invito ad intervenire alla “Giornata della Legalità Finanziaria”.

La Sua autorevole presenza non solo ci onora, ma è anche la dimostrazione dell’attenzione che Lei riserva in ogni occasione alle giovani generazioni e alle loro esigenze educative e formative.

Ricordo bene quando Le ho accennato l’idea di organizzare questa giornata rivolta agli studenti e Lei, da subito, mi ha manifestato la disponibilità ad intervenire, per il valore dell’iniziativa e del suo scopo, ossia sensibilizzare i nostri ragazzi all’educazione e alla legalità finanziaria. Aspetti fondamentali se consideriamo che la maggior parte delle scelte che tutti noi, adulti e giovani, siamo chiamati a compiere sono scelte di natura economica.

In tal senso la finanza e l’economia sono una parte indissolubile di ogni nostra decisione quotidiana. Dalla gestione del denaro per le spese di tutti i giorni, alla pianificazione del nostro futuro attraverso gli investimenti dei nostri risparmi, sono queste tutte “scelte economiche” che hanno un riflesso sul nostro benessere presente e futuro. Scelte che verranno quindi inevitabilmente influenzate dal nostro grado di educazione e cultura finanziaria.

Possedere conoscenze adeguate per gestire al meglio le proprie risorse economiche aiuta innanzitutto a dare il giusto valore al denaro e quindi al risparmio per investire e costruire con fiducia e cognizione un futuro solido e sereno.

Sono - dicevo - aspetti fondamentali che riguardano da vicino il singolo, ma anche l’intera comunità, come ha avuto modo di rimarcare recentemente proprio Lei Signor Presidente, in occasione della 100esima giornata mondiale del risparmio, nel definire il risparmio un bene individuale e collettivo al tempo stesso, un valore per il futuro delle famiglie e del Paese tutelato dalla nostra Costituzione.

Ecco perché l’educazione finanziaria non deve essere una prerogativa di pochi esperti in materia, ma piuttosto un diritto garantito a tutti. Una sorta di bussola per orientare le nostre decisioni.

Una corretta e consapevole gestione del denaro aiuta anche a evitare truffe finanziarie e frodi informatiche, fenomeni criminali molto diffusi e particolarmente dannosi per il singolo e per la collettività, soprattutto se consideriamo che la tecnologia sta ridefinendo il modo in cui interagiamo, lavoriamo, apprendiamo. Assistiamo, oggi, ad una vera e propria transizione digitale: la maggior parte delle nostre attività si svolge infatti in uno spazio digitale, in cui le nostre vite e le nostre scelte economiche sono sempre più “connesse” ad un contesto virtuale e complesso.

Ciò è tanto più vero per i giovani e dunque imparare a comprendere il valore del denaro, avere una adeguata cultura economica e finanziaria, conoscere il funzionamento delle piattaforme digitali per utilizzarle in autonomia e sicurezza, consapevoli dei rischi collegati non è unicamente un investimento per il futuro dei nostri ragazzi, ma anche e soprattutto una tutela per la loro sicurezza.

Oggi voi giovani siete “digitalmente” molto abili, ma “finanziariamente” vulnerabili perché, il vostro grado di “alfabetizzazione finanziaria” spesso non è adeguato alla complessità della realtà che evolve sempre più velocemente e a cui anche la regolazione fatica a tenere il passo. Questo è quello che ci dicono gli studi e le ricerche. Tutto ciò vi rende maggiormente esposti alle pericolose trappole di malintenzionati e truffatori della rete, sempre più sofisticati.

I Social network stanno modificando molti aspetti della nostra vita e il campo economico-finanziario non ne è certo immune. Recensioni, commenti, like influenzano e condizionano sempre più i nostri processi decisionali.

Ne sono - ahimè - testimone diretto. Spesso ho dovuto denunciare falsi profili creati a mio nome sui social o contenuti multimediali deepfake generati a mia insaputa dall’Intelligenza Artificiale per promuovere investimenti in prodotti finanziari in grado di assicurare grossi guadagni. Tutto finto! Tutto virtuale e manipolato per carpire la buona fede delle persone e truffarle. I meccanismi di frode sono sempre più sofisticati e diffusi, come ha appena sottolineato il Comandante Generale. Bisogna fare attenzione. I social amplificano tutto, l’informazione attendibile ma anche quella “fake”, i consigli degli esperti veri e dei presunti “guru” della finanza. Il loro accesso è illimitato e ciò è un bene perché consente un ampio confronto di offerte e di opinioni. Tuttavia la rappresentazione della realtà talvolta è condizionata dagli interessi di chi la propone, ecco perché non dobbiamo accettarla passivamente, ma dobbiamo saperla interpretare e per fare ciò dobbiamo aumentare il nostro grado di curiosità e conoscenza, dotarci degli strumenti adeguati per decidere consapevolmente. I crimini finanziari consumati sul web sono virtuali, ma gli effetti che provocano sono reali. La sicurezza digitale deve diventare parte integrante della nostra cultura finanziaria.
In Italia, con la “Legge a sostegno della competitività dei capitali” abbiamo introdotto da quest’anno nel programma di educazione civica un percorso di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale, come specificato dal Ministro Valditara.

Aumentare il grado di alfabetizzazione finanziaria già in ambito scolastico aiuta a familiarizzare con la materia e a superare quel diffuso stato di “disagio” culturale e psicologico che si riscontra nelle persone adulte, quando arriva il momento di prendere decisioni importanti, protegge da pericolosi rischi e consente di restare al passo con un mondo in continuo cambiamento. Questa è l’impegnativa sfida.

La meta da raggiungere, però, non è diventare esperti in finanza ed economia ma, per usare le parole del poeta Ungaretti, “Qui la meta è partire”. L’obiettivo è iniziare un percorso sin dai banchi di scuola per aumentare il grado di alfabetizzazione finanziaria delle future generazioni, per creare una nuova cittadinanza digitale e per far crescere nei nostri ragazzi la cultura della legalità nelle sue diverse accezioni e dimensioni, tra le quali quella finanziaria. Farli diventare cittadini informati, consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri. E tra i doveri previsti espressamente dalla nostra Costituzione ve né uno molto importante che voglio richiamare: concorrere alle spese pubbliche, ciascuno in ragione della propria capacità contributiva. Un dovere inderogabile che ne richiama un altro altrettanto fondamentale, sempre previsto dalla Costituzione, quello di solidarietà economica. Infatti, solo attraverso l’equo e fedele adempiendo dei doveri fiscali da parte dei contribuenti, lo Stato può raccogliere le risorse per soddisfare i bisogni pubblici.

La legalità dunque è un valore imprescindibile su cui si fonda ogni società libera e democratica, che implica il rispetto delle leggi e la tutela dei diritti fondamentali, principi essenziali per garantire giustizia, convivenza pacifica ma anche per promuovere lo sviluppo sociale ed economico di un Paese e assicurare l’uguaglianza tra i cittadini. È cruciale diffondere la cultura del rispetto delle regole sin dalla giovane età, per costruire una società e un mondo migliore. Educarsi alla legalità è il passaporto per la vera cittadinanza.

Cari ragazzi dunque metteteci la testa e investite in voi stessi! Perché l’investimento che restituisce il miglior interesse è proprio quello nella conoscenza.

Grazie per l’attenzione.

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