Attualità
Dimissioni Tavares, 100 milioni di buonuscita non bastano: Euroborsa lancia una sottoscrizione
di Demetrio Rodinò
Quello che ci frega è il sentimento, quello che ci fa battere il cuore davanti alle umane ingiustizie o che fa sgorgare lacrime quando vediamo qualcuno umiliato senza che abbia colpe. Così, chi ci legge, capirà appieno il nostro sgomento vedendo che Stellantis sta valutando di ufficializzare l'accompagnamento ai cancelli del CEO Carlos Tavares con una buonuscita, come si fa per ogni dipendente.
La cosa che ci fa a pezzi il cuore è che si parla non di un trattamento di fine rapporto equo e comprensivo rispetto al gravoso impegno che ''il portoghese'' ha affrontato in quattro anni, ma il minimo da potergli assicurare di arrivare a fine anno, senza dovere ricorrere alla generosità degli amici.
100 milioni, appena 100 milioni di buonuscita.
Una miseria, insufficiente anche solo per pensare ai regali di Natale per i nipotini, per la mancia di fine anno al portiere e al garagista, per rinnovare l'abbonamento alla pay tv o alla metro.
Questa dei dirigenti di Stellantis è l'irriconoscenza allo stato puro.
Mettere un piatto di lenticchie davanti al desco di Tavares dopo tutto quello che ha fatto per Stellantis è la conferma che il rispetto non è di questo mondo. Noi, come molti altri, vedendo stagliarsi, davanti al futuro dell'ormai ex CEO, lunghe file e tante ore di attesa davanti alla mensa di qualche ente caritatevole, abbiamo avuto un moto interno di rivolta, calandoci nelle vesti - crediamo rattoppate - di Tavares. Il quale vede il suo domani oscuro, non come quello tutto rose e fiori che ha garantito ai tanti lavoratori di Stellantis, che hanno un futuro garantito e che non patiranno mai l'angoscia della cassa integrazione, della messa in ferie forzate, del vedere chiudere i loro stabilimenti, di non sapere come faranno ad arrivare a fine mese con un salario scannato, di dovere dire di no se qualcuno dei figli ha l'ardire e l'arroganza di dire che vuole andare all'università.
Ecco allora che, da questo sito, lanciamo una proposta: una grande sottoscrizione a favore di Tavares, una rivolta morale che porti tutto quelli che ne hanno la possibilità ad infilarsi la mano in tasca e tirare fuori qualche banconota non da offrire alla Patria, come l'oro dei nostri nonni o bisnonni, ma da fare arriva all'ex Ad di Stellantis che, avendo fatto sino ad oggi la fame (poche decine di milioni di euro all'anno cosa sono, se non una quasi elemosina?), non he nemmeno un conto corrente.
Magari i primi a contribuire saranno quei lavoratori cassintegrati ai quali Stellantis, poche settimane fa, con un gesto che definire coraggioso è riduttivo, è stato offerto l'acquisto di una Maserati a condizione di favore e che ne hanno prese almeno un paio a testa, una per il capofamiglia e una per la moglie, quando va a fare acquisto al mercato rionale.
Ma vogliamo e dobbiamo essere ottimisti.
Per questo speriamo che qualche buon samaritano, leggendo la notizia, offra un lavoro per Carlos Tavares che, ne siamo sicuri, davanti al bisogno accetterà ogni proposta.
Tipo:
1) Lucidatore part time per le valve delle cozze pelose
2) Avvistatore di comete
3) Raddrizzatore di cerbottane storte
4) Direttore del coro di cicale per la notte di San Lorenzo
5) Misuratore di flatulenze dei bisonti delle pianure americane
6) Urlatore di ''viva il Milan'' nella curva interista a San Siro
Intanto, facciamo tutti un fioretto e rinunciato ad una fetta di panettone e pandoro, e pensiamo a lui, a Carlos Tavares, e a quanto saranno tristi i prossimi giorni. E imprimetevi nella memoria la sua fotografia: potrebbe essere lui, davanti ad un supermercato, a tendere la mano, confidando nella pietà della gente.