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Bonifici istantanei, a breve si cambia: stop agli extra costi

di Barbara Bizzarri
 
Bonifici istantanei, a breve si cambia: stop agli extra costi

Dal 9 gennaio i bonifici istantanei avranno lo stesso prezzo di quelli ordinari e sarà doveroso per tutte le banche riceverli. Le norme dell’Unione Europea segnano dunque una svolta cruciale per i bonifici istantanei, cui seguirà un nuovo obbligo previsto per il 9 ottobre 2025. A partire da questa data, le banche saranno tenute non solo a ricevere bonifici immediati, ma anche a offrirli ai propri clienti. Questa misura mira a favorire una maggiore diffusione dello strumento e a rafforzare il mercato unico europeo dei pagamenti. Tra le novità, vi sarà anche l’obbligo di verifica della corrispondenza tra l’IBAN e il nome del beneficiario. Tale controllo mira a incrementare la fiducia dei consumatori e delle imprese nei confronti dei bonifici istantanei, considerati un’alternativa efficace rispetto ai pagamenti tradizionali.

Un bonifico istantaneo può essere effettuato 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, superando i limiti temporali dei bonifici ordinari, spesso disponibili solo nei giorni feriali e in orari limitati: caratteristica che rende il servizio ideale per transazioni rapide, come gli acquisti in negozio, e permette alle imprese di accedere immediatamente ai fondi ricevuti. Inoltre, gli istantanei potrebbero in futuro ridurre l’uso di contanti e assegni, ponendosi in competizione con le carte di pagamento.

La diffusione dei pagamenti digitali è in aumento, sebbene a un ritmo meno sostenuto rispetto agli anni precedenti. Secondo un’indagine della Banca Centrale Europea, nella zona euro il 48% delle transazioni in negozio avviene tramite carte o app, un dato che scende al 38% in Italia. Nel nostro Paese, tuttavia, il contante ha perso terreno (-9% negli ultimi due anni), pur rimanendo una modalità importante: il 62% degli intervistati ritiene essenziale conservarne la disponibilità.

Negli ultimi anni, il commercio al dettaglio e i servizi professionali hanno adottato ampiamente i pagamenti digitali, anche grazie alla riduzione delle commissioni: nel frattempo, le banche tradizionali devono fronteggiare la concorrenza crescente degli operatori digitali, spesso focalizzati su servizi a basso costo. Questi nuovi player attirano in particolare le generazioni più giovani, spingendo il settore verso un’ulteriore innovazione.

Le nuove norme europee rivedono infatti la direttiva sui pagamenti allo scopo di facilitare a consumatori e imprese l'accesso a uno strumento fino ad oggi gravato da un sovra costo (a volte una somma fissa, altre una fissa più percentuale con un esborso che può arrivare oltre i 2 euro) e non sempre diffuso capillarmente.

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