Banca Ifis archivia i primi nove mesi del 2025 con un utile netto consolidato di 472,3 milioni di euro, che incorpora gli effetti del primo consolidamento di illimity Bank e segna una svolta storica per il gruppo guidato da Frederik Geertman e presieduto da Ernesto Fürstenberg Fassio (nella foto). Il risultato, che include componenti straordinarie legate al gain on a bargain purchase derivante dall’acquisizione di illimity, riflette la solidità patrimoniale e la capacità di generare valore anche in un contesto di tassi in discesa e complessità macroeconomica.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2025 pari a 1,2 euro per azione, con pagamento fissato al 26 novembre. La posizione di capitale resta solida, con un CET1 ratio al 14,25% e un Total Capital Ratio al 16,79%, ampiamente superiori ai requisiti regolamentari.
Il percorso di integrazione con illimity, completato a settembre dopo la procedura di squeeze-out, punta a creare un gruppo bancario di nuova generazione con un’offerta completa per imprese e privati. Le sinergie complessive stimate in 75 milioni di euro annui deriveranno da efficienze operative, riduzione dei costi di funding e cross-selling commerciale, a fronte di costi di integrazione previsti in 110 milioni di euro.
Contestualmente, Banca Ifis ha accettato l’offerta di Banca Sella Holding per la cessione del 50% di Hype per 85 milioni di euro, operazione che rafforzerà ulteriormente la posizione patrimoniale (beneficio CET1 stimato in 55 punti base) e rientra nella strategia di ridefinizione del perimetro del gruppo.
Il margine di intermediazione si è attestato a 536,4 milioni di euro, di cui 46,7 milioni derivanti dal contributo di illimity nel terzo trimestre. Al netto dell’acquisizione, il margine standalone di Ifis (489,7 milioni) risente della stagionalità del business Npl e del minor contributo dei tassi. Il costo del credito è rimasto sotto controllo (30,4 milioni), confermando la prudenza nella gestione del rischio.
Sul fronte ESG, Banca Ifis ha ottenuto nel primo semestre il rating AAA da MSCI, il massimo nella scala internazionale, posizionandosi tra il 3% delle migliori aziende del settore a livello globale. L’impegno si è tradotto anche nel Social Impact Lab Kaleidos, che ha già generato un valore sociale medio di 5,2 euro per ogni euro investito, e nel progetto culturale Ifis Art, culminato nel salvataggio dell’opera “The Migrant Child” di Banksy.
Con l’acquisizione di Euclidea SIM, attiva nella gestione digitale del risparmio, il gruppo amplia la propria offerta nel wealth management, mentre prosegue il rifinanziamento dei depositi retail a tassi più favorevoli.
Nette e decise le parole l’amministratore delegato Frederik Geertman: “Abbiamo dimostrato la forza del nostro modello di business e la capacità di crescere anche in fasi di transizione. L’integrazione con illimity apre un nuovo capitolo per Banca Ifis, orientato all’innovazione, all’efficienza e alla sostenibilità”.
L’utile consolidato record e la solidità patrimoniale confermano il successo della strategia del gruppo e pongono le basi per una nuova stagione di sviluppo, nella quale Banca Ifis si candida a essere protagonista tra le banche specializzate italiane con un profilo sempre più europeo.