Economia
Apple sceglie l'erede di Cook? Tutti gli occhi su Ternus
di Redazione

In un'era di trasformazione tecnologica e sfide di mercato, Apple sta intensificando in modo significativo la pianificazione della successione, preparandosi a un potenziale cambio al vertice già nel prossimo anno. L'informazione, riportata per la prima volta dal Financial Times e confermata nelle ultime ore da diverse fonti, segna un momento cruciale per la compagnia con la valutazione di John Ternus, Senior Vice President of Hardware Engineering, come il successore più probabile di Tim Cook.
Cook, che ha compiuto 65 anni questo mese e guida il gigante di Cupertino dal 2011, ha visto la capitalizzazione di mercato di Apple salire da circa 350 miliardi di dollari agli attuali 4.000 miliardi (secondo fonti recenti). Tuttavia, con il consiglio di amministrazione e i vertici aziendali che hanno accelerato le discussioni interne, l'attenzione si sposta ora sul futuro e su chi guiderà Apple nella prossima fase strategica.
John Ternus, una figura interna molto rispettata che riporta direttamente a Cook, è emerso come il candidato di punta. La sua ascesa, supportata dalla sua costante presenza negli eventi pubblici di Apple (come le presentazioni di iPhone, iPad e Mac) e dall'estensione delle sue responsabilità, è un segnale chiave sulla direzione che l'azienda potrebbe intraprendere.
L'eventuale scelta di Ternus riporterebbe al vertice un leader con un profilo fortemente legato al prodotto e all'ingegneria hardware. Questa mossa è particolarmente rilevante in un momento in cui Apple si trova a dover affrontare la crescente concorrenza nel settore dell'intelligenza artificiale (AI) e la necessità di espandersi in nuove categorie di prodotti, dopo aver faticato a tenere il passo con rivali come Alphabet, Nvidia e Microsoft, che hanno registrato impennate azionarie guidate dall'entusiasmo per l'AI.
La nomina di un dirigente hardware-centrico come Ternus potrebbe essere interpretata come il desiderio di Apple di tornare a concentrarsi sull'innovazione e sull'esecuzione impeccabile che ha caratterizzato l'era di Steve Jobs e che ha cementato la sua base di utenti.
Secondo il Financial Times, l'azienda è improbabile che nomini un nuovo CEO prima del prossimo rapporto sugli utili, atteso a fine gennaio. Questa finestra copre il critico periodo di vendite natalizie, uno dei più importanti per l'azienda. Un annuncio nelle prime settimane del 2026 darebbe al nuovo team dirigenziale il tempo di stabilizzarsi in vista dei tradizionali eventi annuali di Apple, come la conferenza degli sviluppatori (WWDC) di giugno e il lancio dell'iPhone a settembre.
L'accelerazione dei piani di successione arriva in concomitanza con recenti e significativi cambiamenti ai vertici. In precedenza, Luca Maestri ha lasciato il ruolo di CFO e, nel luglio scorso, il Chief Operating Officer (COO) Jeff Williams ha annunciato la sua uscita. Anche la riorganizzazione interna seguita alla partenza di Williams ha visto le responsabilità riassegnate tra i dirigenti, con un ulteriore aumento di peso per Ternus (a cui sono state affidate anche alcune attività hardware di Apple Watch).
Sebbene Ternus sia il favorito, fonti interne ribadiscono che nessuna decisione finale è stata presa. Tra gli altri candidati interni spesso menzionati figurano: Craig Federighi, Senior VP of Software Engineering, Greg Joswiak, Senior VP of Worldwide Marketing e Sabih Khan, Senior VP of Operations (che ha assunto l'incarico di COO lasciato da Williams).
L'addio di Tim Cook, dopo oltre 14 anni di leadership, segnerà la fine di un'era in Apple e aprirà un nuovo capitolo strategico per l'azienda da 4.000 miliardi di dollari. La scelta del suo successore non sarà solo una questione di governance, ma definirà l'orientamento di Apple nell'affrontare le sfide di un panorama tecnologico dominato dall'AI e dalle nuove piattaforme.