Economia
Affitti in calo a ottobre (-1,6%), ma +10,6% su base annua
di idealista
Ad ottobre, i canoni di locazione in Italia hanno subito una chiara flessione dell’1,6%, un segnale di battuta d’arresto che porta il costo medio a 14 euro al metro quadro. Tuttavia, nonostante questa contrazione mensile, il report sugli affitti di idealista, portale immobiliare leader nello sviluppo tecnologico in Italia, rivela un forte incremento del 10,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Capoluoghi
La flessione mensile si inserisce in un contesto contrastante, in cui i principali mercati urbani registrano significativi incrementi dei canoni di affitto. Tra le principali città Napoli guida l'aumento con un 3,3%, seguita da Firenze (3,1%), Bologna (2,9%) e Torino (2,5%). Anche Roma e Milano mostrano segnali positivi, con rialzi rispettivamente dell'1,7% e dello 0,7%.
Questi dati sottolineano come, nonostante la diminuzione complessiva, la domanda in molti capoluoghi resti sostenuta. Infatti, 48 capoluoghi su 86 monitorati a ottobre presentano canoni in crescita rispetto a settembre. Tra le città con i maggiori aumenti si distinguono Foggia (6,9%), Bolzano (6,8%) e Sassari (6,1%), mentre le contrazioni più marcate si registrano a Trani (-8,9%), Ragusa (-6,9%) e Messina (-6,6%).
In termini di prezzi medi, le prime posizioni della classifica sono occupate dalle città più importanti: Milano (23,2 euro/m²) è la più cara davanti a Firenze (21,8 euro/m²), Venezia (19,9 euro/m²), Bologna (18 euro/m²), Roma (17,2 euro/m²) e Napoli (15,5 euro/m²). Sul fronte opposto, Reggio Calabria resta la città più economica, con una media di 5,6 euro al metro quadro.
Province
Nel mese di ottobre, il 65% delle province italiane monitorate da idealista ha registrato un calo dei prezzi degli affitti. I ribassi più significativi si sono verificati nelle province di Latina (-15,3%), Massa Carrara (-12,2%), Udine (-11,9%), Caltanissetta (-10,6%) e Nuoro (-10,2%).
Al contrario, alcuni territori hanno visto aumenti: Sondrio ha segnato un incremento dell'8,4%, seguita da Mantova con un 4,6% e Asti con un 4,5%. Nella provincia di Milano si è registrato un modesto aumento dello 0,6%, mentre nell’area metropolitana di Roma c’è stato un calo mensile del 2,9%.
Per quanto riguarda i costi degli affitti, Belluno si attesta come la provincia più costosa d'Italia, con un prezzo medio di 31,5 euro al metro quadrato. Seguono Lucca (31,3 euro/m²), Rimini (28,9 euro/m²) e Milano (22,2 euro/m²). Dall'altra parte della classifica, Caltanissetta (5,2 euro/m²), Enna (5,3 euro/m²).
Regioni
Canoni di affitto in diminuzione in quasi tutte le regioni italiane, con le sole eccezioni di Piemonte (2,6%), Trentino-Alto Adige (0,4%), Umbria (0,3%) e Lombardia (0,1%) che presentano degli aumenti. Sul fronte opposto, i ribassi più marcati del mese si registrano in Calabria (-5,5%) e Liguria (-5,1%).
Altre regioni hanno evidenziato cali superiori alla media nazionale dell'1,6% registrata a ottobre, come e Lazio (-4,6%), Valle d’Aosta (-4,3%), Friuli-Venezia Giulia e Basilicata (entrambe a -4%), quindi Toscana (-3%) e Abruzzo (-2%). Il Veneto segue la tendenza nazionale con una contrazione dell'1,6%. Le diminuzioni più contenute si trovano in Sicilia (-1,5%) e in Emilia-Romagna, dove la variazione è stata minima (-0,1%).
Sul fronte dei prezzi, la Valle d’Aosta è la regione più cara, con un costo medio di 21,2 euro al metro quadro, seguita da Lombardia (19,1 euro/m²), Toscana (18,1 euro/m²), Emilia-Romagna (14,7 euro/m²) e Lazio (14,1 euro/m²), tutte sopra la media nazionale di 14 euro. Le altre regioni mostrano prezzi inferiori, oscillando tra i 13,8 euro del Trentino-Alto Adige e i 7,2 euro del Molise, che resta l'opzione più economica per gli affittuari.
L'indice dei prezzi degli immobili idealista
Per la realizzazione dell'indice dei prezzi degli immobili di idealista vengono analizzati i prezzi di offerta basati sui metri quadri costruiti (a corpo) pubblicati dagli inserzionisti della piattaforma. Le inserzioni atipiche e le inserzioni con prezzi fuori mercato vengono eliminate dalle statistiche. Includiamo la tipologia di case unifamiliari (ville) e scartiamo immobili di qualsiasi tipologia che non hanno ottenuto interazioni da parte degli utenti per molto tempo. I dati finali vengono generati utilizzando la mediana di tutte le inserzioni valide in ciascun mercato.