Burning Buzz

Addio a Nadia Cassini, sogno erotico proibito degli italiani negli anni Settanta

di Barbara Bizzarri
 
Addio a Nadia Cassini, sogno erotico proibito degli italiani negli anni Settanta

Ci sono notizie che sembrano, indirettamente, chiudere un’epoca: con la morte di Nadia Cassini, avvenuta ieri a Reggio Calabria dopo una lunga malattia, cala il sipario sulla commedia sexy all’italiana che ha caratterizzato il cinema degli anni Settanta. Bellissima, sensuale, era nata come Gianna Lou Müller durante una tournée dei genitori, ballerini e attori di vaudeville, a Woodstock, nello stato di New York, il 2 gennaio 1949, da padre statunitense di origini tedesche, Harrison Müller, e da madre statunitense di origini italiane, Patricia Noto. Dopo le nozze con il giornalista Igor Cassini Loiewski, fratello del più noto stilista Oleg, il suo nome divenne Nadia Cassini e durò più del matrimonio, finito dopo soli tre anni: divorziarono nel 1972. In seguito ha avuto una relazione con l'attore greco Yorgo Voyagis e dalla loro unione è nata la figlia Kassandra.

Era arrivata da New York in Italia a seguito del marito: divenne celebre nel 1970 con il film scandalo "Il dio serpente", cui seguirono molte altre commedie, in particolare con Lino Banfi. Il suo corpo perfetto la rese interprete ideale del filone comico erotico che fece la fortuna dei botteghini italiani in quel decennio, dando popolarità a un gran numero di attori, da Alvaro Vitali a Renzo Montagnani a Lando Buzzanca. Nel 1979 ottenne il primo ruolo da protagonista, nel film "L'insegnante balla... con tutta la classe" cui seguiranno "classici" del genere come "L'infermiera nella corsia dei militari" (1979) e "La dottoressa ci sta col colonnello" (1980).

In quegli anni Nadia diede scandalo anche in televisione, con una sua apparizione vicino a Lando Buzzanca durante la quale indossava soltanto un perizoma sottile: fu denunciata da un telespettatore per "simulazione di atto sessuale contro natura". Altri tempi davvero, in cui mostrare le chiappe non era lotta al patriarcato né protesta sociale, e per fortuna, ma soltanto esibizione di bellezza senza dietrologie (è il caso di dirlo). Di sé in una delle ultime interviste aveva dichiarato: «Avevo il sedere più bello del mondo ma non ho avuto altrettanto culo nella vita», una sorte condivisa da tante bellezze cinematografiche per le quali era invece prevedibile una vita molto più facile di quella vissuta realmente.

Quando il filone della commedia sexy si esaurì, fu la tv commerciale, appena nata, ad aprirle le porte: partecipò a trasmissioni come "Ridiamoci sopra", "Premiatissima", "Drive In" e "Risatissima" ma il successo fu modesto. Come accaduto ad altre bellissime di quegli anni, anche la sua carriera fu stroncata da un intervento di chirurgia plastica dagli esiti tragici: l'attrice ne uscì parzialmente sfigurata riportando deturpazioni al viso e la mancanza di parte del padiglione auricolare destro. Seguirono anni difficili, con abuso di droga e alcol, riuscendo comunque a disintossicarsi, una brutta storia di stalking, con un uomo che l'avrebbe perseguitata e anche picchiata e un grave incidente d’auto in cui fu coinvolta nel 2009. L’ultimo matrimonio di Nadia è stato con Giuseppe Furfaro, mercante d'arte di Reggio Calabria: i funerali si svolgeranno a Melito Porto Salvo, nella cappella di famiglia del marito, venerdì 21 marzo.

  • villa mafalda 300x600
  • PP evolution boost estivo giugno 2024
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
L'ennesima puntata della soap Sussex: Harry, la beneficenza e il dramma shakespeariano in Africa
31/03/2025
di Barbara Leone
L'ennesima puntata della soap Sussex: Harry, la beneficenza e il dramma shakespeariano in ...
La dolce stupidità
28/03/2025
Barbara Leone
La dolce stupidità
7 giorni da star con George e Amal: un lusso da 160mila dollari
27/03/2025
di Barbara Bizzarri
7 giorni da star con George e Amal: un lusso da 160mila dollari
Ma quale Ucraina, quale Gaza: il problema di Trump è un brutto quadro
25/03/2025
di Barbara Leone
Ma quale Ucraina, quale Gaza: il problema di Trump è un brutto quadro