Attualità
ARTE ha presentato l’evento “Il Futuro del Gas in Italia nel nuovo contesto geopolitico”
di Redazione
A.R.T.E, l’Associazione di Reseller e Trader dell’Energia, nata nel 2020 con oltre 170 operatori associati, 16mila addetti e 7 miliardi di fatturato aggregato, ha organizzato l’evento dal titolo “Il Futuro del Gas in Italia nel nuovo contesto geopolitico”, a Roma, presso l’Auditorium GSE.
In un frangente nazionale e internazionale di grandi cambiamenti a livello geopolitico ed ambientale, il gas potrebbe tornare a giocare un ruolo nevralgico nelle strategie di transizione energetica. Un orizzonte che si scontra con un contesto di profonda crisi geopolitica che investe regioni cruciali, come il Medioriente, e soprattutto una forte crisi nella logistica globale.
A confrontarsi su questi temi e a rispondere alle principali domande in tema di energia sono intervenuti alcuni tra i principali esponenti ed esperti del settore. Dopo i saluti di Marco Ferraresi, presidente di A.R.T.E., sono intervenuti Paolo Arrigoni, Presidente del GSE, Simona Benedettini, consulente indipendente, Raimondo Fabbri, Centro Studi Geopolitica.info, Paolo Taglioli, Assoidroelettrica, Silvia Mariani, Antares Energia, Sergio Divina, Istituto Italiano per l’Asia e Carlo Bagnasco, Esperto di temi energetici. L’incontro è stato moderato da Diego Pellegrino, portavoce di A.R.T.E..
“Con questo evento abbiamo voluto approfondire il ruolo del gas nel panorama energetico italiano e internazionale. – ha commentato Diego Pellegrino, Portavoce di A.R.T.E. – Oggi dipendiamo fortemente dalla fornitura dall’estero per il gas, con ulteriori complicazioni rispetto al passato visto che l’approvvigionamento arriva principalmente via nave. Per il futuro è fondamentale lavorare per una diversificazione delle forniture, anche lavorando sulle energie rinnovabili”.
Marco Ferraresi, Presidente di A.R.T.E., ha sottolineato: “Noi operatori dell’energia abbiamo voluto porre l’accento sulla situazione dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese che è molto sensibile alle influenze esterne e sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si lavori per mettere in sicurezza il sistema”.
Il Presidente del GSE, Paolo Arrigoni (nella foto) ha dichiarato: “La possibilità di rilascio di nuove concessioni per la coltivazione di gas in deroga ai divieti esistenti prevista con GAS release 2.0, non solo garantirà gas a prezzi calmierati alle imprese energivore ma intensifica il fondamentale processo di riduzione della dipendenza energetica del Paese. A questo si stanno aggiungendo gli impianti di produzione di biometano incentivati attraverso il PNRR. Il GSE, soggetto attuatore della misura dedicata, attraverso le prime tre procedure ha ammesso 155 progettualità, per una capacità produttiva annua di biometano di circa 620 milioni di Smc/anno. Nell’ipotesi di accoglimento di tutte le richieste presentate del quarto bando, la producibilità annua ammessa nelle quattro procedure competitive potrebbe raggiungere 1.100 milioni di Smc, confermando il ruolo fondamentale del biometano anche per la decarbonizzazione dei settori dei trasporti e dell'industria”