Milano ha presentato oggi il Villaggio Olimpico che, dopo i Giochi invernali del 2026, diventerà il più grande studentato convenzionato d’Italia. Un progetto che unisce rigenerazione urbana, sostenibilità e accessibilità abitativa, trasformando l’ex scalo ferroviario di Porta Romana in un quartiere intergenerazionale e innovativo. L’iniziativa è stata guidata da COIMA insieme a partner istituzionali e privati, con un investimento complessivo che ha coinvolto la filiera italiana per 140 milioni di euro.
Il Villaggio Olimpico di Scalo Romana diventa il più grande studentato convenzionato d’Italia
Il Villaggio, completato in soli 30 mesi di cantiere e consegnato con un mese di anticipo rispetto alla tabella di marcia, ospiterà inizialmente gli atleti olimpici per poi riconvertirsi in soli quattro mesi in residenza universitaria, pronta per l’anno accademico 2026/27. Con 1.700 posti letto, coprirà da solo il 6% del fabbisogno abitativo degli studenti milanesi, pari a circa 30.000 unità. Di questi, 450 saranno a tariffa agevolata grazie al sostegno del Fondo Nazionale Abitare Sociale gestito da CDP Real Asset. Le tariffe convenzionate, pari a una media di 864 euro mensili, risultano inferiori del 25% rispetto ai prezzi di mercato.
L’operazione è stata resa possibile da una rete di investitori e istituzioni: Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole e l’Istituto per il Credito Sportivo hanno sostenuto il progetto con un “Green Loan” da 110 milioni di euro, legato a obiettivi di sostenibilità; il Fondo Impact ha coinvolto casse previdenziali e fondazioni bancarie; Prada Holding e Covivio hanno partecipato alla riqualificazione dell’area insieme a COIMA. Fondamentale anche il supporto di Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Milano Cortina 2026 e vari ministeri, in sinergia con FS Italiane.
Il progetto, firmato dallo studio internazionale Skidmore, Owings & Merrill con il contributo di Michel Desvigne per gli spazi verdi, si distingue per le soluzioni architettoniche e ambientali all’avanguardia: edifici a emissioni zero certificati LEED Gold, impianto fotovoltaico da 1 MW, pompe di calore, illuminazione a LED, riuso delle acque piovane, percorsi ciclabili e colonnine di ricarica elettrica. La filiera produttiva italiana ha adottato tecniche di prefabbricazione avanzate che hanno reso il cantiere un modello di efficienza e sicurezza, premiato con l’“International Safety Award” del British Safety Council.
Il Villaggio Olimpico non sarà soltanto un’infrastruttura temporanea ma il cuore giovane del nuovo quartiere Scalo Romana. Ospiterà spazi pubblici, aree verdi, campi sportivi, sale studio, cucine comuni e servizi di quartiere, favorendo la nascita di una comunità internazionale. La vicinanza con le principali università e accademie milanesi - Bocconi, Statale, Cattolica, IULM, IED, NABA, Conservatorio, Brera e Marangoni - lo renderà un punto di riferimento per migliaia di studenti.
Il modello sperimentato a Scalo Romana, basato sulla collaborazione tra cooperative e fondi, punta a garantire equilibrio tra edilizia libera, convenzionata e popolare. Oltre allo studentato, il piano residenziale prevede 320 unità abitative accessibili, di cui 100 destinate all’edilizia pubblica, contribuendo al Piano Casa del Comune e alle strategie di abitabilità sostenibile di Confindustria.
Come sottolineato dal fondatore e CEO di COIMA, Manfredi Catella, la consegna anticipata del Villaggio rappresenta “una vittoria per l’Italia ai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 e un contributo concreto alle residenze universitarie”. Un’eredità che resterà nel tempo, trasformando un ex scalo ferroviario in un laboratorio di rigenerazione urbana e sociale, all’insegna della sostenibilità e della responsabilità collettiva.