Più che un'azione di contenimento e soluzione del problema dell'immigrazione clandestina, quella scatenata da Donald Trump sta assumendo i contorni di una crociata. Perché se prima l'obiettivo erano quelli entrati negli Stati Uniti privi di qualsiasi autorizzazione, ora il presidente americano se la prenda anche con coloro che sono entrati, grazie ad un ''passi'' concesso dalla precedente amministrazione. Quindi, chi si trovava in territorio americano grazie ad una autorizzazione concessa dallo Stato da oggi è considerato un irregolare e, quindi, a rischio di espulsione.
Usa: Trump, insieme ai clandestini, vuole mandare via anche mezzo milione di immigrati regolari
Da oggi quindi 532.000 tra venezuelani, nicaraguensi, cubani e haitiani, entrati legalmente nel Paese durante l'amministrazione di Joe Biden, diventeranno clandestini. Il governo degli Stati Uniti eliminerà lo status legale noto come ''libertà vigilata per motivi umanitari'' e visti di lavoro per i beneficiari e le loro famiglie, ai quali vengono concesse alcune settimane per lasciare il Paese. Se non lo faranno entro 30 giorni, rischieranno di essere trattenuti dall'Immigration and Customs Enforcement, l'agenzia federale che, con tutti i mezzi, sta dando esecuzione agli ordini di Trump.
Da quando Trump è salito al potere due mesi fa, nessun migrante può più dormire sonni tranquilli. La libertà vigilata umanitaria, destinata a chi proviene da Paesi dove è in corso un conflitto o colpiti da profonde crisi sociali, è entrata in vigore nel 2022 e ha protetto i beneficiari dall'espulsione . La maggior parte di loro ha potuto richiedere una proroga del permesso alla scadenza oppure un altro tipo di status o asilo per rimanere negli Stati Uniti. Al 22 gennaio, era stato concesso asilo a mezzo milione di persone, che ora il presidente considera "inammissibili".
La notizia ha gettato nella disperazione coloro che sono ora nella ''lista nera'' di coloro che devono andare via, lasciando ai destinatari una scelta crudele: tornare dai luoghi da dove erano fuggiti o ignorare l'ordine e restare negli Stati Uniti, sempre a rischio di essere arrestati ed espulsi, magari sperando che qualche giudici dia loro ragione.
Tra le 532.000 persone interessate, c'è un gruppo di cubani esentati dalla nuova misura di Trump. Si tratta di coloro che sono entrati nel Paese più di un anno fa e hanno avuto il tempo di presentare domanda per l'ancora valido Cuban Adjustment Act, approvato dal Congresso nel 1966, che consente ai cittadini cubani di ottenere la residenza permanente rimanendo legalmente negli Stati Uniti per un anno e un giorno.