Mentre l'America entra ufficialmente in stato di massima allerta, cresce il timore che la risposta dell'Iran agli attacchi dello scorso fine settimana sia affida a cellule dormienti, agenti segreti infiltrati da anni nella società statunitense e che conducono una vita normale.
Usa vs Iran: l'America in stato di massima allerta, cresce il timore di attacchi di "cellule dormienti"
La rivelazione è della NBC, secondo cui, per allontanare la minaccia di attacchi, l'Iran aveva fatto capire che avrebbe reagito attivando le cellule dormienti che ha negli Stati Uniti. Il messaggio sarebbe arrivato direttamente a Trump, sempre secondo l'NBC, nel corso del G7 che si è tenuto, nei giorni scorsi, in Canada.
Forse anche per questo ieri il Dipartimento per la sicurezza interna ha lanciato ieri l'allarme: "Il conflitto con l'Iran sta creando un ambiente di minaccia elevata negli Stati Uniti". Citando il conflitto tra Israele e Iran, il Dipartimento di Stato ha emesso il suo primo avvertimento mondiale in oltre un anno, avvisando i cittadini statunitensi in tutto il mondo di "esercitare maggiore cautela", sottolineando che esiste "il potenziale per manifestazioni contro i cittadini statunitensi e gli interessi all'estero".
L'ultimo avvertimento mondiale è stato emesso a maggio dell'anno scorso, poco prima del mese del Pride, e metteva in guardia contro "un aumento del rischio di violenza contro persone ed eventi LGBTQI+ ispirata da organizzazioni terroristiche straniere".
Il Dipartimento di Stato ha inoltre emesso avvisi mondiali nell'ottobre 2023, in concomitanza con lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas, e nell'agosto 2022, dopo l'uccisione del leader di Al Qaeda Ayman al-Zawahiri.
Con la messa in stato di massima allerta, le metropoli americane, da New York a Los Angeles, hanno rafforzato le misure di sicurezza.