Annunciata come la soluzione ai problemi organizzativi e logistici legati alla promessa elettorale di Donald Trump di fare piazza pulita degli immigrati irregolari, spedendo i più pericolosi a Guantanamo, l'idea di "parcheggiarli" nel carcere di Cuba sta lentamente tramontando, sotto il peso delle difficoltà operative, tra problemi di costi e lotte di potere, almeno stando a quanto riferisce un puntiglioso reportage della NBC.
Forse già al tramonto la deportazione di immigrati illegali a Guantanamo
Trump resta della sua idea - utilizzare Guantanamo come carcere per gli immigrati -, ma forse sarà costretto ad una versione ridotta. Per altro, come dicono alcune fonti, il piano del presidente Donald Trump di utilizzare la base navale statunitense di Guantanamo Bay, a Cuba, per detenere 30.000 immigrati ha incontrato notevoli ostacoli legali, logistici e finanziari da quando ha sorpreso molti membri della sua amministrazione annunciandolo.
Ora, mentre le agenzie governative cercano di capire chi debba occuparsi di questo o quello, sta prendendo corpo l'idea che l'idea, seppure affascinanti agli occhi di Trump, qualcuno comincia a pensare che forse s'è fatto il passo più lungo della gamba.
Uno dei principali punti di difficoltà riguarda i costi, soprattutto perché il trasferimento degli immigrati dagli Stati Uniti a Guantanamo è stato affidato ad aerei militari, costosi da gestire.
Per fare comprendere l'ampiezza del problema, basta considerare che martedì della scorsa settimana è arrivato a Guantanamo un C-130 che costa 20.756 dollari all'ora. Il viaggio dagli Stati Uniti, per il trasporto di appena nove detenuti, è durato più di cinque ore. Quindi, tra andata e ritorno, il Pentagono ha speso tra 200 e 250 mila dollari. Ovvero, un minimo di 23 dollari per detenuto. Ai costi "vivi" bisogna aggiungere quelli al personale che deve accompagnare i deportati, tra cui almeno un funzionario del Servizio di immigrazione per ciascun detenuto, oltre ad una equipe medica.
E lo spazio previsto per contenere i 30.000 immigrati è ben lungi dall'essere pronto. Le tende costruite a tale scopo non hanno aria condizionata e acqua corrente e non soddisfano gli standard ICE per la detenzione, secondo il funzionario della difesa e un altro funzionario della difesa.
Interrogato sul problema un portavoce della Casa Bianca, Kush Desai, ha detto che "il presidente Trump ha ricevuto un mandato clamoroso dal popolo americano per attuare il suo programma di deportazione di massa di migranti illegali criminali. L'amministrazione Trump rimane allineata nel rispettare tale mandato e nel ristabilire un'applicazione e un rispetto senza fronzoli delle leggi sull'immigrazione degli Stati Uniti: gli arresti dell'ICE sono saliti alle stelle del 627% e gli attraversamenti delle frontiere sono crollati di oltre il 90% rispetto all'era Biden, riflettendo l'impegno dell'amministrazione nel mantenere la promessa del presidente Trump al popolo americano".