Negli Stati Uniti, la società Nucleus Genomics ha lanciato un servizio innovativo nel campo della fecondazione in vitro, che permette ai futuri genitori di ottenere uno screening completo sulle predisposizioni genetiche del feto. Lo slogan dell’azienda, “Non lasciare che la tua storia familiare definisca il futuro della tua famiglia”, riflette l’ambizione di offrire un controllo avanzato sul patrimonio genetico della prole.
Usa, nasce il mercato dei “designer babies”
Attraverso l’applicazione Pick Your Baby, i genitori possono avere una sorta di anteprima virtuale delle caratteristiche del futuro bambino, incluse predisposizioni a malattie come il cancro o alcune sindromi genetiche. Il servizio offerto da Nucleus Genomics include anche la possibilità di selezionare alcune caratteristiche fisiche del nascituro, come il colore degli occhi, la statura e la forma del naso e della bocca.
Secondo quanto riportato da “La Stampa”, questi bambini vengono definiti “designer babies”, in quanto le loro caratteristiche genetiche sono scelte intenzionalmente dai genitori. L’istituto garantisce inoltre una valutazione approfondita di oltre 2.000 fattori genetici e biochimici che possono influenzare il benessere futuro del bambino. I pacchetti proposti da Nucleus Genomics sono strutturati su diversi livelli.
Il pacchetto base, denominato “Nucleus Embryo”, è indicato per chi è già inserito in un percorso di inseminazione e include test genetici avanzati, screening dei portatori e analisi degli embrioni, senza tuttavia comprendere la fecondazione stessa. Per chi desidera un percorso completo, è disponibile il pacchetto “Nucleus IVF+”, che integra l’intero processo clinico, includendo cicli di fecondazione, farmaci e creazione degli embrioni.
Il costo mensile dei servizi varia da 8.999 a 9.999 dollari. Negli Stati Uniti, la nascita di queste tecnologie ha stimolato la crescita di diverse startup nel settore dei cosiddetti “bambini su misura”. Tra i pionieri figura Sam Altman, CEO di OpenAI, che sta finanziando Preventive, con sede nella Silicon Valley. Tuttavia, la possibilità di intervenire sulla selezione genetica del nascituro riapre il dibattito scientifico ed etico, riguardante i confini tra prevenzione delle malattie e manipolazione genetica a scopo eugenetico.
Sul piano legislativo, in Italia la modifica genetica di embrioni è vietata dalla legge 40 del 19 febbraio 2004. La pratica è attualmente illegale anche in gran parte d’Europa e negli Stati Uniti. Un caso noto a livello internazionale riguarda la Cina, dove nel 2018 il genetista He Jiankui, professore associato in congedo della Southern University of Science and Technology di Shenzhen, ha condotto autonomamente il primo esperimento di editing genetico sugli embrioni, senza informare la comunità scientifica. Dalla sperimentazione sono nate due gemelline con una modifica genetica che conferirebbe una maggiore resistenza al virus dell’HIV.
Il tema della selezione genetica solleva anche questioni sociali ed economiche. Sara e Mark, una coppia di neogenitori che ha utilizzato i servizi di Nucleus Genomics, hanno dichiarato: “Ogni genitore dovrebbe farlo” e aggiungono, riferendosi ai tratti comportamentali, “Quello che pensavamo fosse comportamento? Era tutto biochimica”. L’accesso a questo tipo di servizi è tuttavia molto costoso, e alcuni osservatori sottolineano come la possibilità di personalizzare il proprio figlio possa diventare un fattore di disuguaglianza, determinando una divisione sociale basata sulla capacità economica di ottenere vantaggi genetici.