Il deficit commerciale degli Stati Uniti, nel mese di marzo, è salito alla cifra record di 140,5 miliardi di dollari, in un contesto che vede consumatori e aziende cercare di anticipare le conseguenze delle politiche tariffarie del presidente Trump , con i dati federali che mostrano soprattutto un enorme accumulo di prodotti farmaceutici.
Usa: il deficit commerciale supera, a marzo, la soglia record di 140 miliardi di dollari
Il deficit – il divario tra il valore dei beni e servizi venduti all'estero dagli Stati Uniti e quello degli acquisti – è pressoché raddoppiato nell'ultimo anno. A marzo 2024, secondo i dati del Dipartimento del Commercio, tale divario era di poco inferiore a 68,6 miliardi di dollari.
Secondo i dati federali, le esportazioni statunitensi di beni e servizi hanno raggiunto circa 278,5 miliardi di dollari a marzo, mentre le importazioni sono salite a quasi 419 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento rispettivamente di 0,5 miliardi di dollari e 17,8 miliardi di dollari rispetto a febbraio.
I beni di consumo hanno guidato l'impennata delle importazioni, con un aumento di 22,5 miliardi di dollari a marzo. E i prodotti farmaceutici, in particolare, sono aumentati di 20,9 miliardi di dollari, secondo quanto osservato dall'Ufficio del Censimento e dal Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti, segnalando i timori di future imposte che potrebbero avere un impatto sul settore.
La Casa Bianca continua ad insistere sul fatto che i nuovi dazi contribuiranno a colmare i deficit commerciali di lunga data (gli Stati Uniti non hanno venduto al resto del mondo più di quanto abbiano acquistato dal 1975), a rivitalizzare il settore manifatturiero americano e a generare entrate per il governo. Ma gli economisti mettono in guardia dalle conseguenze significative per le imprese, le famiglie e le economie di tutto il mondo derivanti dai dazi proposti da Trump.
Queste nuove tariffe stanno già aumentando i costi operativi per le aziende che dipendono da una catena di fornitura globale, il che, a sua volta, farà aumentare i prezzi di una serie di beni che i consumatori acquistano ogni giorno.
Il recente aumento delle importazioni riflette gli sforzi delle aziende di tutto il paese per importare merci dall'estero prima che entrassero in vigore ulteriori dazi. I nuovi ordini di beni durevoli manifatturieri, ad esempio, sono aumentati del 9,2% a 315,7 miliardi di dollari a marzo, secondo i dati dell'Ufficio del censimento pubblicati il mese scorso.
Il deficit commerciale di marzo supera l'ultimo record mensile di 130,7 miliardi di dollari registrato a gennaio, anche in un contesto di incertezza tariffaria dopo l'insediamento di Trump, segnando un balzo di oltre 32 miliardi di dollari rispetto a dicembre.