La montagna non ha nemmeno partorito il topolino: l'incontro, molto atteso, almeno in Canada, tra il presidente americano Donald Trump e il primo ministro Mark Carney non ha sortito alcun risultato concreto, anche se i due protagonisti si sono scambiati complimenti e attestazioni di stima.
Usa-Canada, tanti sorrisi ma poca sostanza: questa la sintesi del vertice tra Trump e Carney
Con Trump che, dallo Studio Ovale, ha definito Carney un "grande uomo" o un "primo ministro di livello mondiale" e, a sua volta, ha visto dall'interlocutore, elogiata la sua ''leadership trasformativa'', ventilando anche la la possibilità di raddoppiare gli investimenti canadesi negli Stati Uniti entro cinque anni se verrà raggiunto un accordo commerciale tra i due Paesi.
''Cerchiamo di essere chiari - ha detto Carney - : siamo il secondo partner commerciale degli Stati Uniti. Siamo anche il più grande investitore straniero negli Stati Uniti, con 500 miliardi di dollari investiti solo negli ultimi cinque anni. Tale investimento probabilmente aumenterà a un trilione di dollari nei prossimi cinque anni se otterremo l'accordo che speriamo''.
Donald Trump, da parte sua, non ha nascosto la speranza che il Canada parteci al progetto di scudo antimissile nordamericano che gli sta a cuore, chiamato Golden Dome, per poi commentare positivamente elogiando gli sforzi di Ottawa per la sicurezza delle frontiere: ''Il Canada ha lavorato sodo e ha fatto un lavoro molto migliore rispetto al passato. Abbiamo pochissimi migranti illegali che entrano attraverso il confine. Abbiamo lavorato con il Canada e abbiamo lavorato con il Messico, quindi abbiamo migliorato molto la situazione''.
Una delle ragioni addotte da Donald Trump, ancor prima del suo insediamento, per giustificare il primo round di dazi sui prodotti canadesi è stato il flusso di migranti verso il sud e il traffico di droga, in particolare di fentanyl. Ottawa ha risposto annunciando da 1,3 miliardi di dollari per maggiori controlli lungo l'immenso confine.
Tuttavia, Trump ha messo in dubbio il futuro dell'accordo Canada-Stati Uniti-Messico (CUSMA), che regola la stragrande maggioranza del commercio tra i tre paesi e dovrebbe essere rivisto nel 2026.
Il presidente degli Stati Uniti ha suggerito che le tariffe imposte al Canada non saranno completamente revocate, anche dopo una rinegoziazione dell'accordo. Le attività canadesi coperte dal CUSMA sono generalmente esenti dai dazi del 35%, ma l'amministrazione Trump ha colpito alcune aree specifiche con le tariffe.
Il clima di ottimismo emerso dallo Studio Ovale, però, si è tradotto in pochi risultati concreti. Il giorno prima, il presidente Trump aveva infranto molte speranze annunciando la sua intenzione di imporre dazi del 25% sui camion medi e pesanti importati negli Stati Uniti. Una misura che probabilmente toccherà il Canada, che nel 2024 ha esportato autocarri pesanti per un valore di 5,4 miliardi di dollari verso il suo vicino meridionale, secondo i dati di Statistics Canada.
Dopo l'incontro bilaterale tra le due delegazioni, il ministro canadese del Commercio, Dominic LeBlanc, con i giornalisti ha insistito sul fatto che un accordo era a portata di mano.
''Abbiamo concluso conversazioni dettagliate, rispettose e sostanziali. Abbiamo discusso dell'importanza di raggiungere rapidamente un accordo sui settori dell'acciaio, dell'alluminio e dell'energia", ha detto, aggiungendo che il primo ministro e il presidente degli Stati Uniti hanno incaricato i ministri competenti di entrambi i Paesi di continuare le discussioni e raggiungere un accordo commerciale il prima possibile.
Tra le possibili aree di accordo, LeBlanc ha menzionato il settore dell'energia. "Siamo un partner fondamentale per la sicurezza energetica degli Stati Uniti. Abbiamo discusso i modi in cui possiamo approfondire questa partnership e contribuire ulteriormente alla sicurezza energetica degli Stati Uniti. E' nell'interesse economico ed è nell'interesse della sicurezza dell'America del Nord lavorare in questa direzione''.
Infine, per quanto riguarda il progetto del Golden Dome, LeBlanc ha assicurato che non è stato firmato alcun impegno ufficiale tra i due paesi. Ha detto, tuttavia, che il Canada potrebbe essere un partner interessato, ma che il primo ministro Carney ha bisogno di conoscere maggiori dettagli su questo progetto prima di prendere un impegno formale.