Parte ufficialmente l'edizione 2025 di Road to Social Change, percorso di formazione e incontri sulla Sostenibilità Integrale delle più importanti filiere produttive italiane, promosso dalla Banking Academy di UniCredit in collaborazione con AICCON, Fondazione Italiana Accenture ETS, Istud Business School, Cottino Social Impact e Will Media.
Nella quinta edizione, il focus sarà fissato su filiere chiave per il sistema Paaese, come arredo, design, moda, cibo, meccanica e turismo.
UniCredit, al via la quinta edizione di Road to Social Change
Il percorso punta a creare una mentalità imprenditoriale che miri a legare la strategia di sostenibilità di queste filiere alla competitività di impresa e territorio.
L'edizione è organizzata da UniCredit nell'ambito delle attività ESG Italy con i programmi di Education della Banking Academy ed è stata ideata in collaborazione con AICCON, Fondazione Italiana Accenture ETS, Istud Business School, Cottino Social Impact Campus e Will Media.
Tra le novità di questa edizione ci sono contenuti distintivi e aggiornati su dimensioni di impatto ambientale, sociale e di governance, Contesto normativo ESG, la Profilazione ESG come fattore abilitante di vantaggio competitivo, Finanza e Iniziative ESG, Digitalizzazione, AI e tecnologie digitali, Community Building, Educazione Finanziaria legata alla Finanza Sociale, oltre a quattro episodi di Actually, il podcast di Will dedicato ai grandi cambiamenti che stanno stravolgendo il mondo.
L'obiettivo è diffondere la Sostenibilità Integrale attraverso tre leve strategiche: ispirando le persone con storie e pratiche concrete, formando chi partecipa
Formando le/i partecipanti con contenuti formativi disponibili su piattaforma on demand e attraverso approfondimenti tecnici e certificando le competenze acquisite, tramite Open Badge di Social Change Manager, una figura professionale in grado di supportare la transizione giusta ed equa,
Annalisa Areni, Head of Client Strategies di UniCredit Italia (in foto), ha commentato: "Investire in formazione, in particolare sui temi della sostenibilità e dell'innovazione, significa contribuire in modo concreto alla costruzione di un futuro più solido, equo e inclusivo. Con Road to Social Change 2025, confermiamo il nostro impegno nel formare professionisti specializzati, offrendo loro strumenti concreti per affrontare le sfide della transizione. L'obiettivo è sostenere la crescita dei territori, rafforzando competitività e attenzione alla dimensione sociale, così da generare valore reale per le nostre comunità".
"RTSC rilancia il metodo e la prospettiva della sostenibilità integrale con l'intento di trasformare i modelli di leadership e la competitività delle imprese. Il percorso formativo e gli eventi proposti offrono una piattaforma aperta al mondo profit e del not for profit al fine di stimolare e co-produrre valore condiviso. La sostenibilità diventa la strada più evoluta per innovare, insieme" ha aggiunto Paolo Venturi, Direttore AICCON Research Center.
"Road to Social Change 2025 è un esempio tra le più moderne forme di education sulla sostenibilità presenti nel nostro Paese offerto da una grande Banca alle imprese per supportare la trasformazione delle competenze e dei business model. Un esempio che ogni anno evolve. Quest'anno vengono potenziati i contenuti originali, combinati con contenuti open. I contenuti sono organizzati per filiera e per area di contenuto, con un mix di attività in presenza e on line che permette a ogni persona di soddisfare le esigenze di formazione sulla sostenibilità con un percorso mirato e profondo, flessibile ma integrato. Le filiere meccanica, food, turismo, fashion, arredo e design, tra le più strategiche del Paese, ci permettono di pensare in chiave di sostenibilità integrale dove la singola azienda è parte di un sistema più ampio di attori, diversificato e interdipendente, che può generare competitività e valore per tutti i soggetti che vi prendono parte. Per Istud Business School essere anche quest'anno al fianco di Unicredit con il ruolo di content production & curation ci pone in una posizione privilegiata di cui ci sentiamo responsabili e onorati" ha spiegato Marella Caramazza, Direttrice Istud.