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Turismo estivo 2025, calano gli arrivi ma crescono le presenze. Spinta decisiva dai visitatori stranieri
Redazione

L’estate 2025 conferma la solidità del turismo italiano, con meno arrivi, ma più permanenze. Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat nell’indagine “Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi”, il terzo trimestre dell’anno, tradizionalmente il più rilevante per il settore, registra un aumento delle presenze pari al +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre gli arrivi segnano una lieve flessione (-0,9%). Un andamento che indica soggiorni più lunghi e una maggiore capacità attrattiva del Paese, soprattutto verso i turisti stranieri.
Turismo estivo 2025, calano gli arrivi ma crescono le presenze
Tra luglio e settembre, infatti, le presenze dei visitatori provenienti dall’estero crescono del 5% su base annua, mentre la componente domestica rimane pressoché stabile (-0,3%). Gli stranieri rappresentano così il 53,4% delle presenze totali del trimestre, confermandosi maggioritari rispetto ai turisti residenti. Luglio si rivela il mese più dinamico per il mercato internazionale: 42,7 milioni di presenze, in crescita del 5,6% rispetto al 2024.
Il mese di agosto, pur restando il più frequentato dagli italiani, mostra dinamiche divergenti, con gli arrivi complessivi che calano dell’1,2%, ma le presenze che aumentano dell’1,2%. La componente estera spinge al rialzo sia arrivi (+1,6%) che presenze (+3,9%), mentre gli italiani riducono gli arrivi del 3,9% e le notti del 1%. In settembre, invece, il recupero è pieno: +1,1% gli arrivi e +3,7% le presenze, grazie soprattutto alla domanda internazionale.
La stagione estiva, considerando il periodo giugno-settembre, si chiude con un quadro complessivamente positivo: +0,2% gli arrivi e +4% le presenze. A trainare sono ancora una volta i flussi stranieri, cresciuti del 4,3% negli arrivi e dell’8,3% nelle notti trascorse. Gli italiani, al contrario, mostrano una riduzione degli arrivi (-4,8%) e una sostanziale stabilità nelle presenze (-0,8%). Più della metà dei clienti delle strutture ricettive italiane, sottolinea l’Istat, proviene dall’estero: il 54,7% nell’estate 2025, in aumento rispetto al 52,5% del 2024.
Sul fronte delle strutture ricettive, gli alberghi registrano un incremento delle presenze pari al +2,1% nel trimestre, trainato dalla clientela internazionale (+5,5%), mentre la domanda domestica arretra dell’1,2%. La permanenza media è di 3,64 notti, più lunga per gli italiani (3,96) che per gli stranieri (3,37). Ancora più intenso l’aumento negli esercizi extra-alberghieri (+3%), sostenuto sia dagli italiani (+1,2%) sia dagli stranieri (+4,4%). Qui la permanenza media sale a 5,03 notti, confermandosi più elevata rispetto al comparto alberghiero.
Tutti i mesi del trimestre mostrano una crescita delle presenze in entrambe le tipologie ricettive, con differenze più marcate a settembre, quando gli extra-alberghieri segnano un +7,4% contro il +1,2% degli hotel. La distribuzione stagionale rimane stabile rispetto al 2024: il 36,5% delle presenze si concentra a luglio, il 39,3% in agosto, il 24,2% a settembre.