Attualità

Carcere: da La Russa la proposta di una liberazione anticipata, ma non è una soluzione

Diego Minuti
 
Carcere: da La Russa la proposta di una liberazione anticipata, ma non è una soluzione

L'occasione è stata quella della presentazione di un libro, scritto da Gianni Alemanno e Fabio Falbo, sulla condizione carceraria. In questa sede il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha detto la sua, cioè che nelle carceri italiane, sovraffollate, la dignità dell'individuo è costantemente calpestata.

Carcere: da La Russa la proposta di una liberazione anticipata, ma non è una soluzione

La Russa ha detto di auspicare il varo di un decreto che consenta la scarcerazione di quei detenuti che si trovano ormai alla fine della pena da scontare e che, quindi, potrebbero fruire di un'altra forma di detenzione.
''In modo - ha detto il presidente del Senato - che chi ha quasi interamente scontato la propria pena possa continuare a scontarla dentro di sé o in un altro modo''. Che è una frase bellissima, ma che, stante la realtà delle cose, sembra destinata a rimanere nel recinto delle speranze, degli auspici e non in quello della fattibilità.

Che la situazione del nostro circuito carcerario sia ad un passo del collasso è risaputo, come confermano tutti gli indicatori più recenti. E, come dice La Russa, ''la prima lesione della dignità dell’uomo è scontare la propria pena in una condizione di sovraffollamento in cui i bisogni basilari dell’uomo sono pressati''. Ma quelle da affrontare rientrano nella categoria delle difficoltà che non si possono superare, perché la distanza da recuperare per raggiungere standard appena sufficienti, in termini di ''vivibilità'' delle carceri, è ancora enorme.

Gli ultimi dati ufficiali dicono che, quest'anno, sono state 72 persone che si sono suicidate in carcere, dove il tasso di sovraffollamento è del 137 per cento. Che è una percentuale a dir poco indegna di un Paese che, da Beccaria in avanti, s'è sempre piccato di avere attenzione verso chi vive (e muore) dentro le carceri.

Ma, dire come ha fatto La Russa, che serve uno strumento legislativo straordinario e stravolgente come un decreto che svuoti le carceri è un lodevole tentativo di fare parte del dibattito sul tema, con una proposta di umanità, che però è sentimento che sovente cozza contro una realtà che non gli concede spazio. Il Governo, e con esso il Parlamento, ha in questo momento ben altre cose di cui occuparsi e quello delle carceri non è problema in cima all'agenda dell'esecutivo.

Poi, e lo diciamo sempre con il massimo rispetto per il ruolo da seconda carica dello Stato che oggi Ignazio La Russa incarna, un provvedimento da applicare in virtù di un rigoroso automatismo dei parametri - avere scontato gran parte della pena - , senza tenere conto del profilo del detenuto, rischia di avere un impatto traumatizzante sulla gente che reclama da sempre, quale che sia il colore politico o l'ideologia, la certezza della pena e che è anche stufa di vedere che persone arrestate il flagranza di reato non passano nemmeno dal carcere, avendo applicate blande misure di coercizione.

E' naturale che, soprattutto avvicinandosi a quella che è una delle festività più sentite dal cristianesimo, tutti avvertano la necessità di tendere la mano a chi soffre. Ma, partendo dal presupposto che la giustizia è sempre giusta, non può essere un provvedimento di carattere universale a risolvere il problema delle carceri, conseguenza soprattutto del sovraffollamento.

Questo governo, nei tre anni di vita, poco o nulla ha fatto per affrontare la condizione dei detenuti, soprattutto perché non ne ha le capacità di cassa. Senza soldi non si risolvono i problemi, che sarebbero in parte attenuati se si costruissero nuovi istituti carcerari, restituendo ai detenuti - a tutti, anche a coloro che quella degli altri l'hanno calpestata - la dignità che reclamano. Per quel che ne sappiamo, non un solo mattone di un nuovo carcere è stato collocato, evidentemente avendo il governo altre priorità. Ma se oggi continuiamo a sgranare il rosario dei suicidi in carcere è perché poco o nulla è stato fatto, puntando su altre cose, forse nell'illusione, che parlando di detenuti prevalga, non prevalga l'arida considerazione che ''uno di meno'' in fondo non è così male.

  • Milano Cortina 2025 con Pirelli
  • Generali -300x600 - Adesso per il tuo futuro
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Ifis - Siamo il credito per la tua azienda 300x600
  • Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Emergenza Traumatologica
Newsletter Euroborsa
Notizie dello stesso argomento
Carcere: da La Russa la proposta di una liberazione anticipata, ma non è una soluzione
03/12/2025
Diego Minuti
Carcere: da La Russa la proposta di una liberazione anticipata, ma non è una soluzione
Torino rilancia sul turismo aumentando la tassa di soggiorno e il settore ricettivo insorge
03/12/2025
Redazione
Torino rilancia sul turismo aumentando la tassa di soggiorno e il settore ricettivo insorg...
Fermati, per sospetta frode, Federica Mogherini e l'ambasciatore Sannino
02/12/2025
Redazione
Fermati, per sospetta frode, Federica Mogherini e l'ambasciatore Sannino
Addio a Nicola Pietrangeli, il gigante che ha scritto la storia del tennis italiano
01/12/2025
Redazione
Addio a Nicola Pietrangeli, il gigante che ha scritto la storia del tennis italiano