Economia

Turismo: nel 2024 il consolidamento della ripresa

TTG
 

Secondo le previsioni di UN Tourism, il 2024 è l’anno del consolidamento della ripresa del settore turistico. I primi 7 mesi del 2024 hanno registrato un totale di 790 milioni di turisti nel mondo, l’11% in più rispetto allo stesso periodo di riferimento nel 2023 e solo il 4% in meno del 2019. In testa Medio Oriente, Europa e Africa. La penisola arabica, in particolare, ha registrato una crescita notevole con arrivi internazionali che hanno superato del 26% i livelli pre-Covid, mentre Europa e Americhe hanno recuperato rispettivamente il 99% e il 97% dei loro arrivi pre-pandemia nei primi sette mesi dell’anno. Asia e Pacifico, invece, hanno registrato l'82% dei loro numeri di turisti pre-pandemia.

Su 120 destinazioni del mondo sono 67 ad aver recuperato i numeri di arrivi del 2019 già nella prima metà del 2024. Tra i più forti performer nel periodo gennaio-luglio 2024 troviamo il Qatar con un +147% rispetto al 2019, seguito da Albania (+93%), El Salvador (+81%), Arabia Saudita (+73%), Repubblica di Moldavia (+50% fino a giugno) e Tanzania (+49% fino a giugno).

FOCUS ITALIA

L’andamento della stagione estiva 2024 restituisce un bilancio positivo per il turismo italiano, con oltre 215 milioni di presenze, secondo i dati Fipe-Confcommercio, una crescita dell’1,6% rispetto all’estate 2023. Sono i turisti stranieri, i cui arrivi sono stimati in aumento al 4%, ad aver compensato il calo dello 0,8% del turismo interno, dovuto alla ridotta capacità di spesa degli italiani. Che però hanno riscoperto il piacere di visitare il proprio Paese: il 79,3% dei loro viaggi ha avuto come destinazione una località italiana.

Per quanto riguarda le prenotazioni nelle strutture ricettive italiane, nel 2023 sono stati registrati oltre 134 milioni di arrivi e 451 milioni di presenze, per il 52,4% straniere. Rivolgendo uno sguardo alle regioni, quelle che hanno registrato un incremento delle presenze superiore alla media nazionale sono state il Lazio (+25,3%), la Lombardia (+16,8%), la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta (+11%); tali incrementi sono in parte determinati dalla ripresa dei flussi turistici nelle grandi città.

Bene le strutture extra alberghiere, dove gli arrivi e le presenze sono aumentati rispettivamente del 16,9% e dell’11%. Ma anche il settore alberghiero fa registrare incrementi: gli arrivi sono infatti aumentati del 11,5% e le presenze dell’8,1%.

IL TURISMO OUTDOOR ATTIRA ITALIANI E STRANIERI

In Italia il turismo en plein air è in crescita. In base ai dati Faita la stagione estiva appena trascorsa parla di 11,4 milioni di arrivi complessivi tra italiani e internazionali, pari al 3,5% in più rispetto alla stagione estiva 2023, mentre le presenze sono quasi 71 milioni, con un incremento del 1,3%.

Contatto con la natura e voglia di stare all’aria aperta si confermano inoltre le tendenze degli italiani in vacanza. Secondo una ricerca dell’Osservatorio del turismo outdoor di Enit in collaborazione con Human Company e Istituto Piepoli, nell’estate 2024 un italiano su cinque, ovvero il 22% dei 30 milioni di italiani che sono andati in vacanza, ha scelto una location all’aria aperta. Un dato in crescita di ben 7 punti rispetto al 2023. Il mare resta la meta preferita dal 62% dei turisti outdoor, seguito dalla montagna, dal paesaggio rurale e dagli agriturismi. Il podio delle mete preferite vede la Toscana al primo posto, seguita da Puglia e Sicilia.

UN SETTEMBRE DA INCORNICIARE E UNA SPESA TURISTICA IN CRESCITA PER IL 2024

La spesa totale degli oltre 8,5 milioni di turisti stranieri entro settembre è stimata a 6 miliardi di euro, secondo Cna Turismo e Commercio. Su tutto il 2024 si prevedono 32 milioni di presenze straniere contro i 30 milioni del 2023, complice anche l’aumento dei pernottamenti e la permanenza media, che arriva a 3,7 notti in media. I principali mercati di provenienza sono Germania, Gran Bretagna e Nord Europa, mentre per quanto riguarda gli arrivi da oltreoceano dominano Stati Uniti, seguiti dagli arrivi dall’Estremo Oriente.

Gli ultimi dati diffusi dalla Banca Centrale Italiana relativi a giugno certificano un avanzo di 3,2 miliardi di euro, in aumento rispetto allo stesso mese del 2023 (3,0 miliardi). Cresciute, entrambe dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023, sia la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia (6,1 miliardi) sia quella dei viaggiatori italiani all’estero (2,9 miliardi). Allargando lo sguardo sul secondo trimestre del 2024, il saldo si attesta a quota 7,4 miliardi (pari al 0,4% del Pil) rispetto ai 6,7 miliardi nello stesso trimestre dello scorso anno.

La crescita della spesa degli stranieri in Italia (9,9%) è stata spinta sia dal maggior numero di viaggiatori, sia dalla loro spesa pro-capite. L’incremento di quest’ultima ha riguardato quasi esclusivamente i viaggiatori provenienti dai Paesi Ue, la cui spesa in Italia è aumentata molto di più di quella dei viaggiatori extra-europei: rispettivamente, il 14,4 e il 5,4%. L’incremento della spesa dei viaggiatori italiani all’estero (8,6%) è stato generato dal forte aumento del numero dei viaggiatori, a fronte di un calo della spesa pro-capite. Anche per i flussi in uscita, la crescita della spesa è risultata maggiore nelle destinazioni europee - del 13,7% contro il 4,1 in quelle extra-europee - per effetto sia di una minore riduzione della spesa pro-capite, sia di un maggiore incremento del numero di viaggiatori.

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