Sarà pure una indiscrezione, ma il fatto che, dall'interno della Casa Bianca, giunga l'eco di scricchiolii dentro l'Amministrazione e che essi si colleghino alla sempre più ingombrante figura di Elon Musk non è certo una sorpresa, perché l'attivismo senza freni del multimiliardario viene visto come una invasione di campo rispetto alle competenze e alle prerogative dei componenti del Governo.
Trump corre ai ripari e dice ai suoi ministri: siete voi a comandare, non Musk
ABC ha riferito che ieri, dall'ufficio di Trump, è partita una convocazione per i componenti del gabinetto con un solo punto in discussione: dire ai responsabili dei Dipartimenti (come sono chiamati di dicasteri negli Stati Uniti) e ai capi delle agenzie federali che sono loro a comandare, non Musk.
La precisazione giunge in un momento in cui, a fatti (non tanti) e parole (anche troppe) Musk sta dicendo di volere fare piazza pulita di chi, dentro gli uffici statali, a suo avviso non lavora o è superfluo.
Stando ad ABC, quando Trump ha detto che il ruolo del miliardario è quello di fare raccomandazioni e non di prendere decisioni unilaterali, che si tratti di decisioni sul personale o di questioni politiche, Musk era presente.
L'incontro avviene mentre i segretari di gabinetto di Trump hanno espresso privatamente la loro frustrazione nei confronti di Musk e degli incarichi da lui conferiti, che hanno causato grande confusione tra i dipendenti federali, molti dei quali minacciati di licenziamento o costretti a resocontare il loro lavoro degli ultimi giorni, indicato, nelle mail sparate da Musk a getto continuo, come motivo di valutazione in visto di un possibile licenziamento.