L'Amministrazione Trump ha chiesto alla Corte Suprema degli Stati Uniti di revocare lo status giuridico di 532.000 immigrati venezuelani, cubani, nicaraguensi e haitiani che risiedono nel Paese in virtù di una autorizzazione che ora il presidente vuole cancellare.
Trump vuole mandare via mezzo milione di immigrati regolari
Motivo del contenzioso è un programma speciale, istituito da Joe Biden, che consente ai cittadini di Venezuela, Cuba. Haiti e Nicaragua di risiedere negli Stati Unti per due anni a causa della situazione dei diritti umani nei loro Paesi. Il 14 aprile scorso un giudice federale di Boston ha sospeso la cancellazione del beneficio e contro questa decisione l'Amministrazione ha chiesto alla Corte suprema di pronunciarsi.
Il provvedimento di Biden ha consentito l'ingresso nel Paese a circa 532.000 migranti . Senza la sospensione da parte del giudice della decisione del Segretario per la Sicurezza Interna, Kristi Noem (quella che si è fatta fotografare davanti alle celle dei deportati a El Salvador o con un mitra in mano) di revocare il divieto, avrebbero perso il diritto di rimanere negli Stati Uniti il 24 aprile scorso.
Il giudice ha stabilito che l'amministrazione Trump ha interpretato male la legge applicando procedure di espulsione accelerate agli stranieri entrati illegalmente nel Paese, ma non a coloro che vi si trovano legalmente nell'ambito di programmi governativi.
L'amministrazione Trump chiede quindi alla Corte Suprema, a maggioranza conservatrice, di revocare la sospensione emessa da questo giudice federale, accusandolo di aver "annullato una delle decisioni più importanti del governo in materia di politica migratoria ". Lo accusa inoltre di "invadere le prerogative del potere esecutivo nella gestione del sistema di immigrazione " .
Trump ha reso la lotta all'immigrazione illegale una priorità assoluta, parlando di un' "invasione" degli Stati Uniti da parte di "criminali provenienti dall'estero" e parlando ampiamente delle espulsioni degli immigrati. Il suo programma di espulsioni di massa è stato ostacolato o rallentato da molteplici sentenze giudiziarie.