È accaduto l'impensabile.
Violando la regola non scritta che impone al presidente della Corte suprema degli Stati Uniti un riserbo formale, oggi John Roberts, ritenendo la misura colma dopo i troppi attacchi del presidente Donald Trump alla magistratura federale, ha rilasciato una breve, ma soprattutto insolita dichiarazione per respingere, senza mai riferirsi direttamente a lui, la corrosiva retorica dell'inquilino della Casa Bianca, che oramai non perde occasione per attaccare i giudici che adottano decisione contro i suoi ordini esecutivi.
Trump attacca i giudici provocando la forte e inusuale presa di posizione del presidente della Corte Suprema
"Per più di due secoli, è stato stabilito che l'impeachment non è una risposta appropriata al disaccordo riguardante una decisione giudiziaria - ha affermato Roberts in una dichiarazione rilasciata dalla Corte Suprema -. Il normale processo di revisione d'appello esiste per quello scopo".
La dichiarazione di Roberts non ha menzionato Trump per nome, ma è arrivata poche ore dopo che il presidente aveva intensificato i suoi attacchi ai giudici federali, chiedendo specificamente che il giudice che aveva temporaneamente bloccato le deportazioni di presunti membri di una gang venezuelana fosse messo sotto accusa.
"Questo giudice, come molti dei giudici corrotti davanti ai quali sono costretto a comparire, dovrebbe essere IMPEACHATO!!!" ha scritto Trump su Truth Social. Il termine ''impecheato'' significa mettere sotto inchiesta un funzionario pubblico.
La dichiarazione di martedì era simile al rimprovero che il presidente della Corte Suprema aveva emesso nel 2018, quando rispose alle critiche di Trump affermando: "Non abbiamo giudici Obama o giudici Trump, giudici Bush o giudici Clinton".