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Trump ha messo nel mirino anche le banche canadesi

Redazione
 

Il presidente degli Stati Uniti, nella sua offensiva contro il Canada, a colpi di minacce, imposizione e dietro-front condizionati, ha messo nel mirino le banche canadesi e le normative che, a detta di Donald Trump, impediscono alle banche americane di fare affari nel Paese del Grande Nord.

Trump ha messo nel mirino anche le banche canadesi

"Il Canada non consente nemmeno alle banche americane di aprire o svolgere attività sul suo territorio. Cos'è questo?", ha affermato il presidente Trump in una dichiarazione pubblicata sul suo social network Truth.
Ma che la ricostruzione della situazione, fatta da Trump, dicono in Canada, non corrisponde alla verità.

Infatti, ai sensi del Bank Act gestito dall'Office of the Superintendent of Financial Institutions (OSFI), le banche straniere o americane possono operare in Canada tramite filiali costituite nel Paese e soggette alla regolamentazione canadese del settore bancario.

In questo caso, le filiali canadesi di banche straniere o americane possono, in particolare, aprire filiali o uffici commerciali in Canada per offrire servizi di finanziamento e di investment banking a privati e aziende.
Affermare che le banche americane non possono fare affari in Canada, dicono a Ottawa, è semplicemente falso, poiché sono già operative in quasi tutti i settori del mercato dei servizi finanziari in Canada.

Louis Vachon, ex presidente e CEO della Banca nazionale, in una intervista al quotidiano quebecchese La Presse, ha detto: ''E se il Presidente Trump volesse fare riferimento al limite del 10% di proprietà delle azioni di una banca canadese, sembra ignorare che si tratta di un limite normativo che si applica a tutti gli azionisti di una banca canadese, indipendentemente dalla loro origine. Anche gli Stati Uniti hanno un limite alla partecipazione azionaria delle loro banche più grandi".

Peraltro, il regime normativo bancario canadese consente alle banche statunitensi di operare in Canada. Anche perché la costituzione di una filiale canadese di una banca estera segue lo stesso processo di costituzione di una banca canadese, subordinatamente alle stesse approvazioni normative.

Infatti, secondo i registri dell'OSFI, circa trenta filiali canadesi di banche straniere o americane sono state costituite e operano in Canada. Tra queste ci sono le filiali canadesi delle più grandi banche americane, che al 30 novembre 2024 avevano accumulato quasi 90 miliardi di dollari canadesi di asset.

In testa alla classifica c'è la banca americana Citibank, con 26 miliardi di asset nella sua filiale in Canada; seguita in particolare da Bank of America, con 21,9 miliardi di asset; della JPMorgan Chase Bank, con 15,8 miliardi di dollari di asset; e State Street Bank, con 11,5 miliardi di dollari di asset in Canada.

Tuttavia, a differenza delle banche canadesi, le filiali canadesi delle banche statunitensi hanno concentrato le loro attività sul mercato più redditizio dei servizi bancari per investitori e aziende, anziché rivolgersi al mercato dei servizi bancari al consumo.

Fu la filiale canadese della Citibank a investire di più, trent'anni fa, nello sviluppo delle cosiddette attività "retail" nel mercato dei servizi bancari ai privati e alle PMI in Canada. Citibank Canada gestiva circa dieci filiali bancarie al dettaglio e per PMI nell'area metropolitana di Toronto prima di ritirarsi a causa della concorrenza degli istituti bancari canadesi già ben consolidati sul mercato.

Da allora, la filiale canadese di Citibank si è riconcentrata sul mercato dei servizi finanziari di corporate e investment banking in Canada.

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