I dazi di Trump hanno colpito oggi le azioni delle case automobilistiche europee, parallelamente al cattivo andamento delle borse del continente, con l'indice Stoxx 600 che, in mattinata, era in calo dell′1,34%.
L’indice automobilistico Stoxx 600 è sceso del 3,5%, rispetto ai minimi precedenti, quando era calato del 4%.
Le tariffe di Trump azzoppano i titoli delle case europee
In Francia le azioni del fornitore di ricambi per auto Valeo e della Renault sono scese rispettivamente dell′8,3% e del 4% durante le contrattazioni mattutine. Nel frattempo, le azioni delle tedesche BMW, Volkswagen e Porsche sono state scambiate con un arretramento di circa il 5%.
In una dichiarazione rilasciata questa mattina, la BMW ha reagito ai nuovi dazi statunitensi su Messico, Canada e Cina e alla minaccia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump secondo cui le tasse sui prodotti dell’UE saranno imposte "molto presto".
"Il libero scambio, che è sempre stato un principio guida per il BMW Group, è di immensa importanza a livello mondiale: è uno dei motori più importanti della crescita e del progresso - ha affermato un portavoce della BMW -. I dazi, d’altro canto, ostacolano il libero scambio, rallentano l’innovazione e innescano una spirale negativa. Alla fine, sono dannosi per i clienti, rendendo i prodotti più costosi e meno innovativi".
Anche Volkswagen sta monitorando con attenzione la situazione.
"Allo stesso tempo - ha detto un fonte della casa di Wolfsburg - continuiamo a promuovere mercati aperti e relazioni commerciali stabili. Questi sono essenziali per un’economia competitiva e per l’industria automobilistica in particolare. Contiamo su colloqui costruttivi tra i partner commerciali per garantire la sicurezza della pianificazione e la stabilità economica ed evitare un conflitto commerciale".