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Confcommercio: il 34% dei romani fa attività sportiva, ma 9 su 10 lamentano carenze nei quartieri

Redazione
 
Confcommercio: il 34% dei romani fa attività sportiva, ma 9 su 10 lamentano carenze nei quartieri

Nonostante la passione per l'attività fisica sia ben radicata nella Capitale, con oltre un terzo dei romani che pratica abitualmente sport nel tempo libero, l'accesso agli impianti sportivi si rivela una criticità significativa per quasi la metà della popolazione. È quanto emerge da una recente indagine promossa da Confcommercio Roma, i cui risultati sono stati presentati il 17 luglio scorso durante l'evento "Le mappe del tempo libero a Roma".

Confcommercio: il 34% dei romani fa attività sportiva, ma 9 su 10 lamentano carenze nei quartieri

La ricerca ha combinato due studi: uno basato sull'analisi dei big data in collaborazione con Sapienza Innovazione, per ricostruire la geografia dell'offerta di svago nella provincia di Roma, e un secondo studio basato su un sondaggio condotto su un campione di 800 cittadini maggiorenni. Dai dati raccolti, il 37,6% degli intervistati dichiara di svolgere regolarmente attività sportive o motorie.

Tuttavia, un considerevole 44% del campione esprime un giudizio negativo sulla facilità di accesso agli impianti sportivi. La quasi totalità dei partecipanti al sondaggio, ben il 90,7%, ha segnalato almeno una criticità nell'offerta sportiva disponibile nella propria zona di residenza. Le barriere economiche si attestano come le più significative, indicate dal 40,8% degli intervistati, seguite dalle barriere infrastrutturali (24,3%) e da quelle informative (21,4%).

Tra coloro che si dedicano all'attività fisica, la camminata veloce si conferma la pratica più diffusa, scelta dal 47% dei praticanti. Seguono il fitness a corpo libero, con pesi o in palestra (32%), e discipline come lo yoga e il pilates (19,8%). L'ambiente preferito per l'allenamento è l'aria aperta, selezionato dal 42% degli sportivi. Seguono la palestra privata (26,9%) e l'attività domestica (18,5%), mentre gli impianti pubblici raccolgono una percentuale esigua di preferenze, solo l'11,4%. Per quanto riguarda la diffusione degli impianti sportivi, la palestra è la struttura più comune, segnalata dall'88,1% del campione. Seguono la piscina (73,7%) e il campo di calcetto (62,4%). Anche i campi da tennis (52,2%) e i parchi attrezzati per l'attività fisica (45,1%) risultano discretamente presenti sul territorio.

L'indagine ha esplorato anche altre attività legate al tempo libero. Circa il 73% della popolazione romana risiede entro un raggio di due chilometri da un teatro. In particolare, il 19% vive a meno di 500 metri, il 27% tra 500 metri e un chilometro, e un altro 27% tra 1 e 2 chilometri. Per quanto riguarda i cinema, circa il 13% degli abitanti della provincia di Roma può raggiungerli a piedi in meno di 15 minuti, il 7% in meno di 10 minuti, mentre un notevole 54% impiega oltre 45 minuti per arrivare.

Pier Andrea Chevallard, presidente di Confcommercio Roma, ha commentato i dati sottolineando le disuguaglianze territoriali: "La distribuzione territoriale delle aree e degli spazi per la fruizione del tempo libero è disomogenea e non sufficientemente distribuita sul territorio." Ha poi aggiunto: "Questo sarà un obiettivo da perseguire del futuro, la fruizione del tempo libero è una componente rilevante per lo sviluppo anche dell'attività d'impresa."

 L'assessore capitolino allo Sport, Alessandro Onorato, ha evidenziato la necessità di un cambiamento radicale per l'impiantistica sportiva, definendola "una vergogna" a Roma e in Italia. "Nel nostro Paese, abbiamo un'impiantistica vecchissima, se non si fa una rivoluzione culturale l'Italia, dal punto di vista della mentalità, sarà totalmente vecchia e irrecuperabile," ha dichiarato con forza. Anche l'assessore alle Periferie, Giuseppe Battaglia, ha offerto la sua prospettiva: "Il tema è partire dalle esigenze dei territori. Dobbiamo avere la capacità di dialogare con le periferie di questa città, capire i bisogni delle persone che vivono questi luoghi, e poi trasformarli in azioni di governo."

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