Il presidente di Taiwan Lai Ching-te ha annunciato che il suo governo proporrà di stanziare 40 miliardi di dollari aggiuntivi per la difesa nell'arco di diversi anni, nel tentativo dell'isola di proteggersi da una potenziale invasione cinese.
Per difendersi dalle minacce di Pechino, Taiwan vuole spendere in armamenti 40 miliardi di dollari
"Cerchiamo di rafforzare la deterrenza aggiungendo costi più elevati e incertezze al processo decisionale di Pechino in merito all'uso della forza", ha scritto Lai in un editoriale pubblicato martedì dal Washington Post . Lai Ching-te, leader del Partito Democratico Progressista, aveva già menzionato i piani per aumentare la spesa per la difesa a oltre il 3% del PIL entro il 2026 e al 5% entro il 2030, in risposta alle richieste degli Stati Uniti.
Il piano di spesa rivelato dal Washington Post si estenderebbe su diversi anni e supererebbe quello precedente, che prevedeva un budget equivalente a 32 miliardi di dollari. "Questa somma sostanziale non solo finanzierà in modo significativo nuove acquisizioni di armi dagli Stati Uniti, ma migliorerà anche notevolmente le capacità di Taiwan", ha aggiunto Lai Ching-te nel suo articolo.
Le sue dichiarazioni seguono di poco l'approvazione della prima vendita di materiale militare statunitense a Taiwan dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Il contratto, approvato a metà novembre da Washington, vale 330 milioni di dollari. Secondo Lai, questo budget dovrebbe anche accelerare lo sviluppo del T-Dome, un sistema di difesa aerea multiplo, al fine di "avvicinarci alla visione di una Taiwan inespugnabile, protetta dall'innovazione e dalla tecnologia".
"Il mio messaggio è chiaro: l'impegno di Taiwan per la pace e la stabilità è incrollabile", ha dichiarato il leader. Tuttavia, potrebbe rivelarsi difficile per il suo governo ottenere l'approvazione parlamentare, poiché il partito di opposizione Kuomintang, che cerca legami più stretti con Pechino, controlla le finanze insieme al suo alleato, il Partito Popolare. La neoeletta presidente del Kuomintang, Cheng Li-wun, si è già opposta ai piani di spesa per la difesa, affermando che Taiwan "non ha così tanti soldi".
Le dichiarazioni del presidente giungono in un momento di crescenti tensioni tra Tokyo e Pechino riguardo a Taiwan. Il Primo Ministro giapponese Sanae Takaichi ha recentemente dichiarato che operazioni armate contro l'isola potrebbero giustificare un intervento militare da parte del suo Paese. La Cina ha interpretato questa dichiarazione come una provocazione.