STMicroelectronics chiude il terzo trimestre 2025 con ricavi netti pari a 3,19 miliardi di dollari, leggermente superiori alle previsioni, e un utile netto di 237 milioni di dollari, in calo rispetto ai 351 milioni dello stesso periodo del 2024. Il margine lordo si attesta al 33,2%, mentre il reddito operativo raggiunge 180 milioni di dollari, includendo 37 milioni di oneri di svalutazione e ristrutturazione legati al piano di ottimizzazione produttiva.
STMicroelectronics, ricavi a 3,19 miliardi, rallenta l’utile
Jean-Marc Chery, presidente e CEO del gruppo (in foto), ha sottolineato che i risultati “sono stati superiori alle attese nel comparto dell’elettronica personale, in linea nei settori Automotive e Industrial e stabili nelle comunicazioni e nei computer”. Il margine lordo, leggermente sotto le previsioni, ha risentito del mix di prodotto e delle minori efficienze produttive.
Anno su anno, i ricavi calano del 2%, ma la società registra una crescita del 15,2% rispetto al trimestre precedente, segnale di una ripresa graduale della domanda. Il rapporto book-to-bill, che misura il rapporto tra ordini e fatturato, è superiore a uno, con buone performance nel comparto automobilistico.
ST prevede per il quarto trimestre ricavi a 3,28 miliardi di dollari, in aumento del 2,9% su base sequenziale, e un margine lordo intorno al 35%. A livello annuale, le stime indicano ricavi per circa 11,75 miliardi di dollari, con un miglioramento del 22,4% nel secondo semestre rispetto al primo, confermando una ripresa strutturale del mercato dei semiconduttori dopo mesi di rallentamento.
Sul fronte industriale, il gruppo prosegue nel ridisegno della propria struttura produttiva e nella riduzione dei costi globali, mantenendo un piano di spese in conto capitale inferiore ai 2 miliardi di dollari per l’anno in corso. La liquidità netta operativa è stata di 549 milioni di dollari e il free cash flow positivo per 130 milioni.
Tra i principali sviluppi strategici, ST ha annunciato l’acquisizione del business dei sensori MEMS di NXP per un valore fino a 950 milioni di dollari, con chiusura prevista nel primo semestre 2026. L’operazione rafforzerà il posizionamento del gruppo nei sensori di nuova generazione e nelle applicazioni per l’automotive e l’elettronica di consumo.